Le immagini di decine di cadaveri nelle fosse comuni o sparpagliati per le strade intorno alla capitale ucraina dopo il ritiro russo scioccano il mondo occidentale. Al 40esimo giorno di conflitto e mentre si intensifica l’offensiva russa nel sud del paese con la città di Mykolaiv colpita nella prima mattina da alcuni missili lanciati dall’esercito russo, l’orrore della guerra mostra il suo volto più crudo con il massacro dei civili compiuto a Bucha, da dove emergono centinaia di cadaveri. Per Kiev è genocidio: Zelensky definisce le forze russe “assassini, torturatori e stupratori”, mentre Mosca nega, affermando che si tratta di una provocazione degli ucraini per bloccare i negoziati. Draghi afferma che “la Russia dovrà render conto di quanto accaduto”. LEGGI ANCHE: Orrore dei russi, mani legate: fosse con 300 cadaveri
Più sanzioni per la Russia
L’Onu parla di possibili crimini di guerra. Le notizie di esecuzioni sommarie lasciano gli occidentali inorriditi che rilanciano l’ipotesi di nuove e più incisive sanzioni anche energetiche contro la Russia di Putin, mentre aumenta il pressing per un’inchiesta indipendente.
La mobilitazione
Intanto la Russia sta mobilitando altri 60.000 soldati. Lo afferma l’esercito ucraino, stando a quanto scrive il Guardian. Le forze di Kiev hanno pubblicato il loro rapporto operativo alle 6 di stamattina, affermando che Mosca ha lanciato una “mobilitazione nascosta” di circa 60.000 soldati per ricostituire le unità perse in Ucraina. Le forze armate della Federazione Russa prevedono dunque di coinvolgere circa 60.000 persone durante la mobilitazione”, ha affermato lo stato maggiore dell’esercito ucraino. I funzionari hanno aggiunto che le forze di Kiev hanno sventato sette attacchi nel territorio di Donetsk e Luhansk nelle ultime 24 ore