Mario Parlavecchio abbandona l’Udc. La voce si era rincorsa nei giorni scorsi ma adesso ha assunto i crismi dell’ufficialità, come confermato in esclusiva a Livesicilia dal deputato regionale e ormai ex segretario provinciale dei casiniani a Palermo. “Lascio il partito e i miei incarichi per la mancanza di democrazia interna e di una progettualità che riguarda la città e le prossime elezioni”. Un’aperta polemica con il segretario regionale dei centristi, Gianpiero D’Alia, accusato di aver assunto decisioni d’imperio senza consultare la base.
“Lo annuncerò anche mediante un comunicato stampa – aggiunge Parlavecchio – in cui manifesterò tutta la mia rabbia e la mia delusione per una situazione che mi ha costretto a lasciare il partito e il gruppo parlamentare all’Ars”. Casus belli, ad inizio agosto, la nomina a responsabile per l’area metropolitana di Pietro Di Marco, vista dal deputato come una scelta imposta dall’alto e non condivisa. Due giorni fa Parlavecchio aveva convocato una riunione della sua corrente e in queste ore è maturata la scelta di abbandonare il partito di Pier Ferdinando Casini.
“Andrò al gruppo misto e insieme a tanti amici cercheremo una nuova strada che non so ancora dove porterà – dice Parlavecchio – ma un uomo politico deve fare le sue scelte. Quando si consegnano i partiti a una logica di sudditanza, è come se ti venisse detto che o diventi suddito e non devi ragionare oppure non si va d’accordo. Se il partito non ti fa esprimere pienamente le tue idee, devi avere la forza di farlo da solo. Certo, se a lasciare è un segretario provinciale e in più deputato, vuol dire che c’è qualcosa che non va, è in atto un cortocircuito nell’Udc”.
E a coloro che hanno criticato le sue esternazioni dei giorni scorsi, risponde: “Non raccolgo le insinuazioni senza senso e senza logica che ho letto, le considero semplicemente inaccettabili. Io sono abituato a parlare solo di politica, che è quella che ho sempre fatto. Dati e carte alla mano, il mio operato è tutto documentabile. Io ho preso oggi questa decisione, tanti altri mi seguiranno nei prossimi giorni”.
Tra questi, però, non ci sarà il consigliere comunale di Palermo e segretario cittadino Agostino Genova. “Conosco Mario da tempo e sono sempre stato al suo fianco – dice Genova – ma al momento io resto nel partito, sto bene qui. D’altronde non mi ha proposto di cambiare soggetto politico, ma solo di seguirlo nel Misto. Avrei preferito restasse, lottando dall’interno, ma ognuno fa le sue scelte. Certo, se un domani l’Udc dovesse allearsi con Sel o Idv, a quel punto anche la mia presenza sarebbe tutta da riconsiderare”.