Invio la presente in nome, per conto, nonché nell’interesse del Sig. Zimmardi Giuseppe, nato a Palermo il 09/11/1973, onde rassegnare e chiedere quanto appresso segue.
In data 21/11/2013 la vs testata giornalistica ha pubblicato una parziale ed errata notizia, circa l’evento occorso al mio assistito, e che precisamente, suffragando tutto con prova, di seguito preciso.
In particolare è stato riferito che:
1) Il sig. Zimmardi veniva sorpreso dai Carabinieri in fragranza di reato, dunque nell’immediatezza del compimento del reato;
2) Nello stesso veniva sorpreso ad usare un trapano con pompa aspirante per prelevare il carburante che poi riponeva in una tanica rossa;
3) Il dipendente della società Ato ha riconosciuto le sue responsabilità patteggiando
Orbene, gravi, parziali e diffamatorie sono le superiori affermazioni!
Il sig. Zimmardi, come è possibile evincere dal verbale di udienza di convalida dell’arresto, non veniva in fragranza di reato, ma fermato dopo alcuni chilometri da una pattuglia dei CC.
Il Carabiniere ascoltato dal Giudice in sede di convalida dell’arresto, ha riferito “a causa della posizione degli auto compattatori e dell’autovettura non avevamo la visuale completa e precisa di quanto stava facendo lo Zimmardi”!
Durante l’interrogatorio il Sig. Zimmardi, accusato del furto, rispondeva letteralmente: “Respingo l’addebito, non ho sottratto il carburante dal serbatoio dell’auto compattatore. Alle 17.50 di ritorno da Catania ho parcheggiato nell’area C.da Ponteparco l’auto compattatore. Mi sono limitato, dopo avere interposto la mia autovettura tra due auto compattatori, ad aprire lo sportello del mezzo che avevo prima parcheggiato, e prendere la tanica che era già piena di carburante e a riportarla nella mia autovettura. In prossimità dell’impianto di conferimento rifiuti, sito a Catania, mi sono fermato in un’area di sosta e mentre espletavo all’aperto le mie necessità fisiologiche, ho notato in mezzo all’erba un sacco nero della nettezza urbana che conteneva all’interno la tanica già piena di carburante, che era stata abbandonata. Ho preso il tutto, e l’ho riposta nel mezzo che stavo conducendo, nell’auto compattatore. Utilizzo il trapano a cui è adattato un circolatore di liquidi per travasare carburante in un mezzo per attività agricole”.
Orbene,il sig. Zimmardi non ha mai preso alcunché all’azienda per la quale lavora!Questi non ha mai ammesso la propria responsabilità, che ancora oggi a gran voce contesta, l’auto compattatore in questione, come bene ha previsto l’amministrazione comunale, ha in dotazione alcuni tappo di protezione del serbatoio che ne impediscono la manomissione! E l’A.G. non ha fatto alcuna indagine al fine di accertare i fatti contestati!
Con la presente, dunque, in ossequio generale del diritto di replica e a norma della Legge 416/1981 e della legge 112 del 2004, chiedo la pubblicazione della seguente rettifica, di massima importanza:
“ il sig. Zimmardi Giuseppe non ha accettato alcuna propria responsabilità, anzi ha contestato ogni addebito, riferendo all’A.G. di non avere rubato il gasolio, ma di avere trovato la tanica in un’area di sosta vicino l’impianto di conferimento rifiuti di Catania, e di averla presa e trasportata fino a Palermo con il mezzo che conduceva. Il Brigadiere dei CC presente ai fatti, ascoltato dal Giudice, ha riferito che in quel momento non aveva la visuale chiara e precisa di quello che stesse facendo Zimmardi.
Il rito speciale utilizzato, nonché la richiesta di applicazione della pena, sono state scelte di opportunità del Sig. Zimmardi che, anziché attendere anni di processo (con relativi carichi pendenti), nonché le ulteriori umiliazioni che oggi si cerca di arginare, ottenendo la non menzione sul proprio casellario giudiziario, ha preferito “mettere un punto”, cercando di dimenticare l’occorso.
Avv. Giuseppe Grammatico
Prendiamo atto delle precisazioni. La notizia proveniva dall’agenzia Ansa.
