È ancora visibilmente scosso Salvatore Caprera dall’insolito incontro avuto questa notte con la ormai ricercatissima pantera di Palermo. Lui è l’ultimo in ordine di tempo ad aver visto la pantera aggirarsi per le strade di Borgo Nuovo, in una delle traverse di via Erice. Qui, in una delle mille facce di una Palermo popolare e borgatara, dove l’illuminazione, la pulizia, il decoro e le condizioni delle strade si fanno ancora più precarie, la pantera ha deciso di farsi il suo rifugio.
Questa notte intorno alle 4:15 il signor Salvatore era uscito da casa per andare a lavoro prestissimo come fa tutte le mattine quando il suo turno come barista in un’attività di via Notabartolo comincia alle prime luci dell’alba. Si era appena chiuso alle spalle la porta della sua abitazione in largo Nicosia numero sei , dopo aver salutato la propria moglie Giovanna che l’aveva accompagnato sull’uscio della porta e si stava accingendo ad uscire la motocicletta dal cancello del giardinetto che delimita la sua casa quando, con la coda dell’occhio, si è accorto della sagoma di un grosso animale che stava gironzolando lungo una stradina adiacente al piccolo cortile dove sorge la sua abitazione.
“Sono stato subito attirato dalla sagoma di questo animale che era più grosso – dice il signor Salvatore – ho capito subito che non si trattava di un cane, aveva un’altezza di circa sessanta centimetri, ma poi quando ho guardato con più attenzione il volto con quegli occhi gialli molto luminosi ho immediatamente capito che si trattava della pantera e allora, di scatto ho rinchiuso il cancelletto e mi sono precipitato in casa spaventatissimo ed ho avvertito la polizia”.
Salvatore ha così raccontato quanto accaduto alla moglie, hanno chiuso tutte le finestre e per lo spavento non è nemmeno uscito di casa per andare a lavoro se prima non si è fatto completamente giorno e la visuale nitida per controllare che del felino non vi fosse più nessuna traccia. Ai suoi colleghi al bar ha comunicato di far tardi perché fuori di casa sua c’era la pantera e qualcuno di loro si è pure fatto una grassa risata. “Abbiamo paura – dice la moglie Giovanna Campofiorito – questa notte tremavamo dalla paura, soprattutto ho anche temuto che la pantera potesse entrarci in casa e così mi sono messa vicino ai miei bambini che dormivano ancora nella stanza accanto. Io quando mi marito va a lavoro presto aspetto sempre che sia andato via perché qui dove abitiamo noi di notte è tutto al buio perché manca l’illuminazione, ora, ci mancava solo la pantera … siamo stanchi di dover aver paura ad uscire di casa ”.
Sul posto dopo la telefonata di Caprera sono arrivate tre pattuglie della polizia e una della Guardia Forestale regionale che hanno setacciato la zona in lungo e in largo senza trovare alcun minima traccia della pantera che si è di nuovo immersa nelle tenebre della notte. Adesso, nella casa di largo Nicosia è ora di pranzo, la signora Giovanna e Salvatore sono ancora sotto shock per quanto successo stanotte, ma il loro bimbo più grande davanti al suo piatto di pasta asciutta è affascinato dalla pantera che stanotte suo papà ha visto per strada e pure lui vuole raccontare del felino: “E’ tutta nera – dice con meraviglia, mentre la mamma lo invita a finire di mangiare – e lo sai corre velocissima”.