PALERMO – Lo spazio espositivo dell’Oratorio di San Lorenzo a Palermo ospita il telaio che ha sorretto fino al 1969 la Natività, Palermitana, del Caravaggio. In occasione della XII edizione della Settimana delle Culture, l’idea dei curatori Arrigo Musti e Salvatore Maria Tornese, condivisa con l’Associazione Amici dei Musei Siciliani che cura lo spazio, è stata di iscrivere, nello spazio vuoto del telaio, sopravvissuto all’infame gesto, il pieno di 4 opere dell’artista palermitano Rosario Tornese.
Il vuoto è incolmabile, lo spazio no, e l’arte può ricucire con l’arte stessa le sue ferite. Quindi il titolo HONOR VACUI vuole rappresentare il gesto nobile, simbolico e riparatore, anche se la missione è impossibile, della violenza sacrilega. Nella pittura di Tornese emerge un carattere espressionista ed una ricerca alchemica dei materiali, largamente sperimentale e potente che usa, addirittura, la corrosione chimica degli acidi per ottenere le gradazioni del rosso ruggine.
Dei putti scanzonati, rappresentati nel polittico, si divertono, non solo nel dialogare fra di loro e con il contesto dei cugini, antenati tridimensionali del Serpotta, ma sembra vogliano anche dire sarcasticamente che è stata e sarà sempre illusoria l’idea di uccidere la bellezza, veicolata dall’Arte. L’opera conviverà pro tempore nello spazio espositivo dell’Oratorio di San Lorenzo con la Natività di VB (Vanessa Beecroft).