Riceviamo e pubblichiamo la replica dei Cobas a Raffaele Lombardo. Il sindacato, finito al centro delle polemiche dopo la denuncia del caso di Giordana Campo – la ventisettenne figlia di un ex dirigente della Regione assunta senza concorso negli uffici di Bruxelles – oggi è stato fortemente criticato dal governatore nel corso di una conferenza stampa a palazzo d’Orleans. Ecco la replica del sindacato.
“Nel parziale e goffo tentativo di difendere ciò che è indifendibile, il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, cade nel ridicolo e, forse, male informato, racconta una falsa e parziale verità come se la denuncia del Cobas/Codir si limitasse agli sprechi legati all’ufficio di Bruxelles. Gli sperperi della sede di Bruxelles sono soltanto la punta di un iceberg ed il Cobas/Codir rispedisce al mittente il tentativo di infangare inopinatamente il nome dei propri dirigenti sindacali.
“Non ci sono state assunzioni senza concorso”, si legge in un comunicato diffuso ieri sera da Palazzo d’Orlèans, ma una “apposita selezione”. Ma di questa ‘famigerata’ “selezione”, attraverso la quale sarebbe stata assunta la figlia di un dirigente generale, è possibile conoscere la procedura a evidenza pubblica seguita dall’amministrazione?
Il presidente della Regione si astiene, inoltre, dall’intervenire sulle altre gravi questioni sollevate dal sindacato che ha solo reagito alle sue provocatorie ed offensive dichiarazioni contro i regionali. Lombardo, come già sottolineato, scrive anche che l’amministrazione regionale si avvale di tali “apporti esterni” con “contratto a tempo determinato” che, a suo dire, avrebbero anche contribuito a sanare questioni politiche tra palestinesi ed ebrei: sono queste le competenze dell’ufficio di Bruxelles?
Ciò posto, ci si chiede: tale gestione politica è condivisa anche dal Pd siciliano e da Fli? Le argomentazioni del presidente Lombardo offendono, infatti, l’intelligenza dei cittadini siciliani e, ancora una volta, (dopo la vicenda Ilarda) sembrano considerare i giovani disoccupati siciliani, in quanto anonimi, come una sorta di mandria di ignoranti, sfortunati e senza alcuna speranza. E’ questa la “modernizzazione” che meritano i siciliani?
Quanto, infine, all’indennità di presenza a Bruxelles il presidente forse non è stato informato: che il dirigente sindacale in questione era già rientrato a Palermo (senza alcuna indennità) ben prima della sua delibera; che la legge già prevedeva, da diversi anni prima di tale delibera, che il personale non ha comunque diritto all’indennità di presenza a Bruxelles nel caso di aspettativa sindacale (o parlamentare).
Quindi il presidente stia sereno: l’azione sindacale del Cobas/Codir non è assolutamente improntata – come non lo è mai stata – a sentimenti di rivalsa personale che fanno parte di una cultura che non gli appartiene. Su questo punto, invece, il sindacato più rappresentativo della Regione Siciliana, lealmente – mettendoci la faccia e procurandosi inevitabili antipatie e rancori personali – vuole richiamare l’attenzione della politica siciliana sul bisogno di dare risposte a tutti i cittadini e non solo ai figli degli apparati del sistema”.