CATANIA – Le cimici della Squadra Mobile di Catania hanno intercettato nello scorso mese di settembre i commenti alla violenta sparatoria che si è consumata l’8 agosto 2020 a Librino. Uno scontro – su cui hanno fatto luce i carabinieri – tra i Cappello e i Cursoti Milanesi.
La raffica di pallottole
In quella raffica di pallottole sono morti il quarantenne Luciano D’Alessandro e il ventenne Enzo Scalia. I militari sono riusciti in poche ore a chiudere il cerchio sul boss Carmelo Di Stefano, pasta ‘ca sassa, capo dei Cursoti Milanesi che dopo la scarcerazione avrebbe ripreso il timone del clan.
I commenti nel clan Cappello
Gangemi: Non sì è sistemato niente! Due morti hanno avuto da questa parte…non è che hanno
Meli: -.. E perciò non può uscire!
Gangemi: No, non può uscire però lui è disprizziato perchè non la vuole chiudere questa cosa! Perchè fecero una fangata! Hanno fatto una fangata! Non c’era motivo di fare questa cosa…veniva, come c’è andato sempre…incomprensibile… e la stiamo raccontando! Io, pure… incomprensibile…là, in trenta secondi
Meli: Là dove? Sì…
Gangemi: Te lo giuro… trenta secondi, tu… 200…incomprensibile…
Meli: Si, perchè si vedono Gomorra…
Nel mensile S in edicola le intercettazioni integrali della polizia.