I consulenti con le tasche bucate

I consulenti con le tasche bucate

Ci sono pure quelli che soldi non ne hanno presi. Parliamo di consulenti. Mosche bianche, persone a caccia comunque di visibilità? Ecco le loro storie.

PALERMO- Nell’esercito dei titolari delle 686 consulenze ci sono sì stati molti professionisti che hanno offerto le proprie prestazioni a titolo gratuito, ma c’è anche chi ha rinunciato ad incarico e compenso. È il caso, ad esempio, di Pasquale Hamel e di Martino Michele Geraci.

Pasquale Hamel è stato nominato consulente nel dicembre del 2010. Un incaro semestrale per occuparsi di “Predisposizione delle analisi per la preparazione di un quadro documentale per l’elaborazione di proposte che interessano i migranti (emigrati ed immigrati), praticabili nel contesto delle competenze amministrative e legislative della Regione Siciliana, con particolare attenzione nell’ individuazione di misure per la lotta allo sfruttamento dei migranti, per favorirne la regolarizzazione e per contribuire all’emersione del lavoro nero”. Durante tutta la durata del mandato Hamel ha onorato l’incarico, tuttavia, dopo aver visto, a suo dire, le proprie proposte rimanere inascoltate, ha deciso di rifiutare il compenso. “Ho fatto delle proposte ed elaborato testi – dice Hamel – ma sono rimasti tutti inascoltati. Siamo l’unica regione che non ha una legge per l’immigrazione e mi sono occupato di questo. Ho fatto il mio lavoro ma non ho voluto i soldi. Anche se ho depositato le carte e partecipato a numerose riunioni e conferenze non ho alla fine riscosso quei soldi. Non sono un accattone e le carte che attestano il mio rifiuto sono depositate alla ragioneria della Regione”.

Singolare anche la storia di Martino Michele Geraci, a cui la nomina ha portato ben poca fortuna. Nominato nel 2010 come consulente del Servizio di pianificazione e controllo strategico (Sepicos), Geraci ha svolto le sue prime settimane d’incarico, dal 22 novembre al 31 dicembre 2011 a titolo gratuito, per poi dimettersi 24 giorni dopo senza percepire compensi o rimborsi dalla Regione seguito a ruota dall’altro consulente del Sepicos, Vincenzo Vallone. “Dopo il periodo di consulenza, che si è svolto a titolo gratuito per mancanza di fondi – dice Geraci – sono stato a Palermo quattro volte, sempre a spese mie e senza prendere un euro di rimborso. Mi sono poi dimesso per motivi personali”. Tuttavia, l’essere inserito nell’elenco dei consulenti è stato fonte di non pochi grattacapi per Martino Geraci, il quale, candidato come consigliere comunale del suo paese, San Michele di Ganzaria, nel catanese, è stato oggetto di attacchi da parte dei propri avversari politici durante l’ultima tenzone elettorale in merito a quei 12.394,98 euro della nomina, che continuano a campeggiare sul sito della Regione, malgrado il dimissionario consulente non ne abbia potuto, o voluto, beneficiare.

 


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