I documenti non arrivano in tempo | In bilico la lista “Micari presidente” - Live Sicilia

I documenti non arrivano in tempo | In bilico la lista “Micari presidente”

Ammesso con riserva l'elenco guidato da Crocetta. A rischio il superamento della soglia

TRIBUNALE DI MESSINA
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PALERMO – Se il Tribunale dirà di “no”, Fabrizio Micari avrà tre giorni di tempo per presentare ricorso. Ma adesso, la lista che porta il suo nome (oltre a quella del movimento Territori e Arcipelago) nel collegio di Messina è fortemente in bilico. Ieri, in occasione della consegna delle liste negli uffici della Corte d’Appello della città sullo Stretto, si è inceppata qualcosa.

Stando a quanto trapela, il rappresentante della lista, arrivato lì per consegnare la documentazione, sarebbe arrivato appena in tempo, cioè poco prima delle 16, come risulterebbe dal verbale della commissione. Peccato però che non avesse con sé tutti i documenti necessari per l’iscrizione della lista: alcuni di quei fogli sarebbero rimasti infatti in macchina e sarebbero arrivati soltanto una decina di minuti dopo, quando non era più possibile presentare quelle carte.

E così, la commissione circoscrizionale al Tribunale di Messina si è riunita nel pomeriggio per decidere se “ricusare” o meno la lista che nel frattempo è stata ammessa con riserva. L’esito dell’esame potrebbe arrivare nel giro di qualche ora, o lunedì. Ma dirigenti e militanti della coalizione a sostegno di Micari non nascondono una “forte preoccupazione” per il destino di quella lista. Che va ben al di là della lista stessa.

Un elenco, quello presentato sotto il simbolo di “Micari presidente”, non di secondo piano, visto che presenta come capolista addirittura il governatore Rosario Crocetta, e tra i candidati anche il neo assessore ai Beni culturali Aurora Notarianni e il quotato Nicola Barbalace.

Insomma, la lista danza sulla soglia del 5 per cento, e la vicenda messinese rischia di essere decisiva in questo senso.E’ probabile, infatti, che l’assenza della lista a Messina, che si aggiunge a quella di Siracusa dove non è stata nemmeno presentata, si traduca nell’impossibilità di superare la soglia minima per entrare a Sala d’Ercole, fissata al cinque per cento.

Ma al di là del tecnicismo, a naufragare, insieme alla vicenda messinese, sarebbe anche l’operazione che ha portato alla nascita della lista “Arcipelago”, voluta da Leoluca Orlando e poi completata solo grazie al passaggio dei candidati già in lista col Megafono, in altissima percentuale sul totale dei nomi nella lista “Micari presidente”. Insomma, la lista finirebbe per sgonfiarsi, riducendo ancora di più le possibilità del candidato del centrosinistra, che ha già visto restringersi le liste che lo sostengono, ad appena quattro. Una di queste, è in bilico. Il Tribunale di Messina darà già una indicazione importante sul futuro delle prossime elezioni regionali.


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