Pippo Baudo, la diretta dei funerali

L’ultimo saluto a Pippo Baudo, don Giulio: “Non scorderò le sue lacrime”

La cronaca delle esequie del presentatore
MILITELLO VAL DI CATANIA
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9 min di lettura

MILITELLO VAL DI CATANIA– Oltre due mila persone si sono radunate dinanzi alla Chiesa di Santa Maria della Stella per l’ultimo saluto Pippo Baudo. Tra i presenti ai funerali del conduttore nazionale, oltre ai familiari, autorità, celebrità e cittadini affezionati al loro compaesano. Particolarmente commoventi l’omelia di don Giulio Albanese, padre spirituale del compianto presentatore, e il discorso del sindaco Giovanni Burtone quasi a margine della cerimonia.

La diretta di LiveSicilia

“Pippo Baudo per noi è un familiare, legato alla nostra comunità, quindi il dolore è sentito e profondo. Ieri ho incontrato Dina, la sua assistente, e mi ha detto che Pippo ci teneva ad essere sepolto qui: lo abbiamo accolto rispettando le indicazioni della famiglia. Siamo qui perché Pippo ci teneva”. Lo afferma il sindaco di Militello in val di Catania, Giovanni Burtone, mentre assiste al flusso di persone che stanno rendendo omaggio nella chiesa di Santa Maria della Stella al presentatore nella camera ardente. La salma è arrivata ieri sera da Roma accompagnata dalla figlia Tiziana, dall’assistente Dina e dai nipoti.    

Tante persone sono in attesa che si celebri l’addio, con i funerali di Pippo Baudo, il gentiluomo della tv. L’inizio della cerimonia è fissato per le 16.
“FIORELLO ERA IL SUO EREDE” (Guarda il video)

Parecchi gli interventi dei sanitari a causa del caldo. Un esponente dell’Arma dei carabinieri è stato soccorso dopo essere stato colto da malore.

pippo baudo

Funerali Pippo Baudo, in chiesa autorità e personaggi della tv

Tra i primi ad entrare nel Santuario di Santa Maria della Stella, i figli di Pippo Baudo, Tiziana e Alessandro. Quest’ultimo è arrivato dall’Australia dove vive con la sua famiglia.

Si riconoscono Dina Minna, collaboratrice del conduttore per 36 anni, Lorella Cuccarini, Al Bano Carrisi, Alberto Matano, Salvo La Rosa, Gigi D’Alessio e Michele Guardì. Il regista de “I Fatti Vostri”, originario di Casteltermini, si è avvicinato commosso al feretro.
AL BANO: “SIAMO DIVENTATI FRATELLI” (Guarda il video)

Gigi D’Alessio: “Cosa mi mancherà di lui”

“Secondo me lui voleva questo: aveva espresso il desiderio di ritornare dove era nato e quindi la gente è qui per omaggiarlo. Ma soprattutto è la festa di Pippo oggi. Vediamola così”. A dirlo è Gigi D’Alessio prima di entrare nella chiesa di Santa Maria della Stella.

“Ho 25 anni di ricordi. Mi mancheranno i consigli, il padre che ti dice qui hai fatto bene, qui mi raccomando, stai attento quando fai questa cosa – continua il cantante napoletano – Cioè Pippo era il timbro sul passaporto. Una volta che ti mettevano il timbro potevi andare dappertutto. I più grandi artisti da Giorgia a Ramazzotti da Fiorello alla Pausini, a me devono tanto a lui”.

Funerali Pippo Baudo, l’aneddoto di Ignazio La Russa

Arrivato anche il presidente del Senato Ignazio La Russa, siciliano come Pippo Baudo. “Quando ho sentito parlare di lui la prima volta avevo nove anni, abitavo in Sicilia, e mio cugino Mario che organizzava la festa della matricola a Paternò – racconta prima di entrare in chiesa – Parlando con mio fratello disse: ‘Dobbiamo invitare a presentare uno spettacolo Pippo Baudo, farà strada’. Sentii quel nome quando avevo nove anni, poi lo hanno imparato tutti gli italiani”.

Accanto a Ignazio La Russa, in chiesa, ci sono il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno e il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Presenti anche il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi, in rappresentanza del Governo, e il sindaco di Catania Enrico Trantino.

Il vescovo: “Gli auguriamo di splendere anche nel firmamento di Dio”

Iniziata la Santa Messa. Monsignor Calogero Peri, vescovo della Diocesi di Caltagirone, prende la parola e ricorda quanto Pippo Baudo fosse devoto della Madonna della Stella, come tutti i suoi concittadini. “Carissimo Pippo noi ti auguriamo di splendere come stella non soltanto nel firmamento degli uomini ma anche in quello di Dio”, afferma. Per poi aggiungere: “E nel firmamento di Dio, ce lo vogliamo ricordare, si splende solo per l’amore operoso e concreto che abbiamo vissuto. Tutto il resto passa e si dissolve, perché solo l’amore resta ed è per sempre”.
LE PAROLE DEL VESCOVO (Guarda il video)

Calogero Peri funerali Pippo Baudo
Monsignor Calogero Peri, vescovo di Caltagirone

Funerali Pippo Baudo, l’omelia di don Giulio

Don Giulio Albanese, padre spirituale di Pippo Baudo, prende la parola per pronunciare la sua omelia. “Molti lo ricordano come un uomo generoso, discreto, pronto ad aiutare senza clamore – dice – Poco prima di morire mi ha confidato che il successo, e lui come sapete ne ha avuto tanto, non basta a riempire il cuore. Il successo da solo non basta a rendere felici”. “Il senso della giustizia è stato forte e sempre impresso nell’animo di Pippo – sottolinea – Soprattutto nel coraggio manifestato in più circostanze contro la mafia, un male da estirpare secondo lui, ricercando sempre e comunque la legalità”.

“Ricordiamo anche coloro che gli sono stati accanto con dedizione e fedeltà – aggiunge il padre spirituale del presentatore – In particolare Dina (la sua assistente, ndr) che in questi mesi, anni di malattia, è stata il suo vero angelo custode. Ricordiamo poi anche i tanti amici, concittadini di Militello, colleghi, artisti e persone del mondo dello spettacolo che oggi ne piangono la scomparsa. Possano custodire non solo il ricordo dei successi, ma soprattutto la testimonianza di umanità, generosità e passione che Pippo ha lasciato loro”.

Funerali Pippo Baudo

L’invito a pregare per i familiari del conduttore

Nel corso della sua omelia, don Giulio Albanese invita i presenti a pregare per i familiari di Pippo Baudo, “per la figlia Tiziana, per il figlio Alessandro, per i nipoti Nicholas e Nicole”. “Il dolore del distacco pesa su di loro in modo più diretto e profondo – rimarca – Chiediamo al Signore di donare loro consolazione, perché possano sentire che la morte non è l’ultima parola, ma che il legame d’amore che li unisce a Pippo – padre e nonno – trova compimento in Dio, dove nulla va perduto”.

Il padre spirituale del conduttore condivide con i presenti un momento molto intimo: “In una delle ultime conversazioni che ho avuto con il nostro compianto Pippo Baudo, sono rimasto colpito dalla sua capacità di comprendere. Quella che lui ha vissuto, soprattutto nelle ultime settimane di malattia spesso sofferte nel dolore, è stata un’esperienza di purificazione ma poi lui ha aggiunto ‘di liberazione’. È stato commovente il giorno in cui ho potuto dopo tanti anni impartirgli l’assoluzione”. Don Giulio Albanese
confida che Pippo Baudo ha pianto mentre riceveva il corpo di Cristo: “Mi ha ripetuto per ben tre volte ‘grazie, grazie, grazie’”. Un applauso scrosciante ha accompagnato la fine dell’omelia.

Le parole di Dina, storica collaboratrice di Baudo

“È stato incredibile, un affetto incredibile, in autostrada la gente ci superava e gli mandava i baci, una cosa che noi non ci aspettavamo”. A parlare così è Dina Minna, storica assistente di Pippo Baudo. Nota per la riservatezza, non gestiva solo l’agenda degli appuntamenti del presentatore ma l’intera giornata. “Il momento più emozionante – aggiunge – è stata la traghettata, l’ultima traghettata verso la sua Sicilia. Ieri sera ho incontrato persone che venivano dalla Svizzera”.

Il sindaco Burtone: “Era l’Enrico Mattei della Rai”

Il sindaco Giovanni Burtone sottolinea come Pippo Baudo non abbia mai tagliato il cordone ombelicale con Militello in Val di Catania. Un legame mai reciso, neanche nell’ora dell’addio. Il primo cittadino porge le condoglianze dei compaesani ai familiari del conduttore. “Pippo non amava il divismo – ricorda nel suo discorso – era una persona sobria, allegra, sempre solare. Sappiamo che non voleva retorica, però dobbiamo dire che è andato avanti perchè aveva talento, passione e cultura. È stato innovativo, un grande italiano, l’Enrico Mattei della Rai”.

Renato Schifani: “Esempio per tutti i siciliani”

“La Sicilia oggi ha reso omaggio a uno dei suoi figli più illustri – dichiara il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani presente ai funerali – Pippo Baudo è stato un protagonista assoluto della cultura e dello spettacolo italiano, ma ha sempre custodito con orgoglio le sue radici e l’amore per Militello. La nostra terra gli è profondamente grata e la presenza qui di migliaia di persone è la più alta testimonianza dell’affetto e della stima che lo circondano”. “Baudo è stato testimone di professionalità – aggiunge – competenza, passione, in una carriera fondata sul merito e sulle capacità personali. Qualità che ha saputo riconoscere anche in molti giovani talenti che ha scoperto e lanciato in tutto il Paese e nel mondo. Rimarrà un esempio da seguire per tutti noi, per tutti i siciliani. Alla sua famiglia e a tutti coloro che ne piangono la scomparsa giunga il cordoglio e l’abbraccio della Regione Siciliana”.

Funerali Pippo Baudo, l’uscita del feretro e l’applauso infinito

Al termine di una cerimonia sobria e semplice in linea con l’essenza di Pippo Baudo, il feretro lascia la Chiesa di Santa Maria della Stella seguito dai familiari e tra gli applausi interminabili delle oltre 2000 persone radunate in piazza che urlano “Pippo, Pippo”. Al parroco, don Giuseppe Luparello, spetta l’ultima benedizione prima che il carro funebre parta alla volta della tomba di famiglia dove il conduttore sarà tumulato, per sua espressa volontà, accanto ai genitori.
IL FERETRO ESCE DALLA CHIESA (Guarda il video)

L’ad della Rai: “Baudo è uscito di scena di sabato in prima serata”

“La sua Rai gli ha reso l’omaggio che meritava, con l’amore e la dedizione che solo questa azienda sa mettere nei momenti che contano, quando il racconto della tv diventa racconto collettivo”. A parlare così è Giampaolo Rossi, amministratore delegato della Rai, in una nota. “Dalla notizia della morte, sabato sera – continua – in poche ore, la Rai ha saputo ricordare Pippo Baudo con edizioni straordinarie, cambi di palinsesto televisivi e radiofonici, dirette, speciali, video evocativi sui social, copertura web”.

“In una notte, nel Teatro delle Vittorie, nel luogo dove Pippo ha scritto alcune delle pagine memorabili della nostra tv, è stata allestita la camera ardente che non è stata solo il luogo che avrebbe accolto le sue spoglie, ma un viaggio multimediale attraverso la sua carriera e attraverso il nostro immaginario – recita il comunicato – Perché la Rai era la sua casa e lui ha fatto della Rai la casa degli italiani. La famiglia di Pippo Baudo mi ha chiesto di rivolgere a tutti voi il ringraziamento più sincero per l’affetto e l’amore mostrati”.

“Io aggiungo il mio per il grande lavoro fatto: a quelli che hanno interrotto le loro ferie per esserci e per dare una mano, a quelli che l’hanno fatto da remoto, a quelli che non si sono risparmiati perché tutto fosse misurato e perfetto – conclude il dirigente Rai – Uscire di scena nei tempi giusti è un gesto artistico e Pippo Baudo, come ha ricordato qualcuno, l’ha fatto di sabato sera in prima serata, come si addice ai grandi personaggi dello spettacolo. La Rai ha risposto allestendo per lui un palcoscenico di commiato commovente per accompagnarlo nella memoria della nostra Nazione”.

 


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