I killer dei Nizza e Santapaola | Fabrizio inchioda i due fratelli - Live Sicilia

I killer dei Nizza e Santapaola | Fabrizio inchioda i due fratelli

Si è aperto, oggi, davanti al Gup il processo che vede imputati i presunti killer e mandanti degli omicidi di Lorenzo Saitta, ucciso nel 2006, Francesco Palermo, boss dei Cursoti, freddato nel 2009 e Giuseppe Antonino Rizzotto, crivellato nel 2011.

L'udienza preliminare
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CATANIA – Lupara bianca, regolamenti di conti e vendette. Questi i moventi che si nasconderebbero dietro tre omicidi che per alcuni anni sono rimasti nell’elenco (ancora lungo) dei delitti di mafia irrisolti. Si è aperto, oggi, nell’aula di Serafino Famà davanti al Gup Alessandro Ricciardolo il processo che vede imputati alcuni dei più spietati killer dei Santapoala e dei Nizza accusati degli omicidi di Lorenzo Saitta, cugino di Salvo detto “Scheletro”, ucciso il 6 dicembre del 2006, Francesco Palermo, esponente di spicco dei Cursoti, freddato il 27 settembre 2009 e Giuseppe Antonino Rizzotto, crivellato e accoltellato il 14 dicembre 2011.

Il Giudice ha fatto uscire dall’aula i parenti dall’aula del Tribunale, che hanno atteso nei corridoi del Palazzo di Giustizia di Catania il termine del processo, rinviato al prossimo 27 gennaio per la discussione del Pubblico Ministero Rocco Liguori. Alla sbarra alcuni dei nomi che contano dell’attuale vertice di Cosa Nostra: Orazio Magrì, Daniele Nizza e Andrea Luca Nizza (latitante). Sono già state formulate le richieste di costituzione di parte civile, mentre nella prossima udienza i difensori dei tre, Salvo Pace e Francesco Stranotagliarenni, scioglieranno la riserva sulla richiesta del rito. A completare la lista degli imputati alcuni dei fiancheggiatori e uomini di fiducia del capo attuale della malavita di Librino: Giovanni Privitera, i fratelli Agatino e Martino Cristaudo, ed Eros Salvatore Condorelli. Tutti hanno avanzato richiesta di procedere con il rito abbreviato, così come i due collaboratori di giustizia  Salvatore Cristaudo (che ha scelto di pentirsi dopo l’arresto per queste accuse) e Fabrizio Nizza, l’ex uomo d’onore dei Santapaola.

Ed è proprio Fabrizio Nizza a fornire agli inquirenti i dettagli per “inchiodare” i suoi fratelli Daniele e Andrea. Dalla ricostruzione degli inquirenti Lorenzo Saitta, fratello di Salvo detto “Scheletro”, sarebbe stato ucciso per ordine di Daniele Nizza e per mano di Andrea. Alle rivelazioni del collaboratore di giustizia si sono aggiunte quelle di Davide Seminara e infine quelle di Salvatore Cristaudo, che convergono su quanto rivela Fabrizio soprattutto per l’omicidio di Giuseppe Rizzotto.

Ma andiamo per ordine. Francesco Palermo muore sotto una pioggia di pallottole nel 2009 davanti alla sala Bingo di Via Caronda. Il boss dei Cursoti (capeggiati all’epoca da Pippo U Maritatu Garozzo) sarebbe stato ucciso per vendicare Giuseppe Vinciguerra, cugino del boss dei Santapaola Orazio Magrì (anche lui tra gli imputati).  L’omicidio di Lorenzo Saitta, invece, per gli investigatori sarebbe un vero e proprio caso di lupara bianca. L’omicidio sarebbe servito per “dare un segnale” alla vittima, cugino (omonimo) dello “Scheletro”, il quale si sarebbe permesso di far sapere dal carcere che, una volta fuori, avrebbe “fatto la cinquina”, lasciando intendere che avrebbe ucciso i cinque (dei sei) fratelli Nizza.  A freddare Giuseppe Antonino Rizzotto, capo storico del Villaggio Sant’Agata, durante un incontro organizzato da Fabrizio Nizza sarebbe stato  lo spietato Orazio Magrì. I fratelli Agatino e Salvatore Cristaudo, insieme a Giovanni Privitera, si sarebbero occupati invece – su ordine del collaboratore di giustizia – di far sparire il corpo seppellito in un luogo ancora sconosciuto. Dietro al delitto ci sarebbero state lotte interne di potere tra i Nizza e gli Ercolano.

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