I medici hanno annunciato lo sciopero e si asterranno dal lavoro il prossimo 5 dicembre 2023. Lo avevano già preannunciato nelle scorse settimane, adesso è ufficiale come fanno sapere i sindacati Anaao-Assomed e Cimo-Fesmed.
“Le misure contenute nella legge di bilancio in discussione al Senato – affermano Pierino Di Silverio, segretario nazionale Anaao Assomed, e Guido Quici, presidente Cimo-Fesmed, i sindacati più rappresentativi di categoria – non sono in grado né di risollevare il Servizio sanitario nazionale dalla grave crisi in cui si trova né di soddisfare le richieste della categoria che rappresentiamo”.
“Chiediamo al governo un segnale di coraggio per dare il giusto riconoscimento ai medici e dirigenti del Ssn – continuano i sindacati -. E per evitare il collasso della sanità che deve rimanere pubblica per garantire a tutti il diritto alla tutela della salute. Misureremo nei prossimi giorni la disponibilità del Governo, non solo a parole pronti a mitigare o inasprire la protesta anche con altre eventuali giornate di sciopero da proclamare nel rispetto della normativa vigente”.
“Dalla Manovra ci saremmo aspettati un intervento sull’indennità di specificità medica e sanitaria per garantire un aumento degli stipendi di tutti i dirigenti e frenare dunque la fuga dei professionisti verso l’estero e il privato, e invece si è deciso di aumentare le retribuzioni delle prestazioni aggiuntive per abbattere le liste d’attesa, misura che è destinata a non produrre risultati concreti. Ci saremmo aspettati uno sblocco, anche parziale, del tetto alla spesa per il personale sanitario e un piano straordinario di assunzioni, e invece nessuno ne fa nemmeno cenno. Ci saremmo aspettati risorse adeguate per il rinnovo dei contratti, e invece scopriamo che i 2,3 miliardi previsti sono messi a disposizione per l’intero comparto sanità, quindi briciole per tutti”.