I professori, il pizzino e i vaccini: "Da domani si cambia"

I professori, il pizzino e i vaccini: “Ora si cambia”

Clima teso all'hub della Fiera del Mediterraneo. Ecco cosa è successo.

PALERMO- Quella tra i professori che si vaccinano e la Fiera del Mediterraneo potremmo definirla una relazione complicata. Ogni giorno, ci sono disagi la cui cronaca finisce spesso sui social, con relativi commenti. C’è stato il blackout, ci sono le code, ci sono anche gli assembramenti denunciati che compongono il paradosso totale: rischio di contagi lì dove si fornisce il passaporto per la serenità?

Il professore Angelo Spataro, oggi, ha scritto su Facebook, con annessa foto, la testimonianza della sua giornata: “Arrivi fiducioso al cancello della Fiera del Mediterraneo di Palermo e trovi il caos. Scopri che stanno appena completando il turno delle ore 12-13. E lì capisci che per te, che hai il turno delle 15, diventa durissima. Non solo, ma ti accorgi che quel bellissimo codice QR che ti faceva immaginare solerti steward equipaggiati di lettori ottici è solo decorativo. I turni li prende un paterno volontario armato di fogli spiegazzati e biro. Questo ‘filtro’ all’ingresso ti ammette dentro una enorme fossa in cui passerai almeno due o tre ore in attesa. Dopo verrai sollecitato a trasferirti in un altro luogo, questa volta non più infossato, dove un altro volontario, una collega insegnante chiamerà urlando il tuo nome e ti assegnerà un ‘pizzino’ come quello delle pesche di beneficenza della parrocchia. Solo allora – prosegue il racconto – potrai finalmente attendere il tuo terzo turno della giornata, quello che ti ammetterà all’interno del Padiglione dove si vaccina contro quel virus che proprio in queste ore trascorse in un totale assembramento umano, ha avuto tante ghiotte occasioni di farti suo”.

Quella del professore Spataro è soltanto una delle voci che, quotidianamente, raccontano di avere vissuto una complicazione, sempre con annesse immagini, durante la campagna vaccinale degli insegnanti. La vaccinazione in qualche caso è difficile? Ne abbiamo scritto QUI, raccogliendo lamentele e repliche.

Una replica, adesso, la fornisce il dottore Renato Costa, commissario per l’emergenza Covid a Palermo e provincia: “Posso dire che, stasera, siamo ancora qui, anche se le vaccinazioni sarebbero formalmente terminate, e c’è tantissima gente. I problemi, chissà perché, li stiamo avendo con i professori che poi scrivono il post sui social, mentre con gli over ottanta e con gli altri fila tutto liscio. Oggi abbiamo già somministrato milletrecento vaccini, su mille che erano previsti, perché tanti si sono presentati senza prenotazione. E non li lasceremo scoperti, magari finendo a mezzanotte. Nessuno si sottrae, perché comprendiamo il momento. Due cose vorrei sottolineare: il pizzino non è una nostra unità di misura, disponiamo di sistemi più progrediti. La seconda: d’ora in poi, da domani per la precisione, si cambia. Saremo assolutamente rigidi, pure sugli orari di chiusura”. La relazione complicata sembra destinata a continuare…

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