I sindaci insieme per l'ospedale | “La Regione deve ascoltarci” - Live Sicilia

I sindaci insieme per l’ospedale | “La Regione deve ascoltarci”

Non più di 500 le persone scese in piazza a protestare.

GIARRE. Ha sfilato ordinatamente da piazza San Camillo, lungo la statale, fino alla centralissima piazza Duomo a Giarre il corteo che questa mattina ha manifestato in difesa dell’ospedale Sant’Isidoro. In testa, forse per la prima volta tutti insieme, fasciati dal tricolore, i sindaci dei dieci comuni del distretto socio sanitario 17. Con loro anche i deputati regionali Alfio Barbagallo e Salvo Giuffrida, oltre ad alcuni rappresentanti dei sindacati, delle associazioni di categoria e della società civile. A mancare ancora una volta all’appello sono stati gli abitanti del comprensorio, ancora una volta assenti ingiustificati in questa battaglia ormai decennale in difesa del presidio ospedaliero di via Forlanini. Ad animare la protesta sono stati gli studenti, scesi in piazza per chiedere a gran voce un diritto sacrosanto come quello alla salute.

“Il fatto che ci siano più studenti è un segnale di speranza- dichiara Angelo D’Anna, sindaco di Giarre – perché se si lotta, lo si fa per chi rappresenta il futuro di queste comunità. C’erano comunque tutti i sindaci, le associazioni, i comitati, gli studenti e le parrocchie. Credo che questo senso di unità non si sia mai raggiunto prima, nonostante i tanti anni di lotta per l’assenza dell’ospedale. Ora siamo al punto di non ritorno. Credo che il Governo regionale e le autorità preposte debbano trarre le conclusioni. Capisco che chi è lontano dai problemi difficilmente ascolta però noi vorremmo tentare ancora una volta di farci ascoltare. Insieme ai miei colleghi sindaci – conclude il primo cittadino del comune capofila – dovremo dare seguito a questa iniziativa”.

A subire più di tutti le conseguenze del lento ma inesorabile depauperamento del nosocomio, i comuni della fascia pedemontana. “E’ una scelta irrazionale e irragionevole – spiega Ignazio Puglisi, sindaco di Piedimonte Etneo – il comprensorio ha subito un furto. Abbiamo più volte evidenziato questo torto, subito non solo da Giarre ma da tutti comuni che guardano a Giarre come punto di riferimento. Però finora risposte concrete non ne sono arrivate. Abbiamo più volte chiesto le ragioni che hanno portato a potenziare Acireale, che ha un comprensorio che guarda naturalmente al vicino ospedale Cannizzaro, unanimemente riconosciuto come un’eccellenza. Non si capisce perché si continua a puntare su quel versante. Sicuramente – prosegue – la politica negli anni scorsi non ha dato una gran prova di sé. E’ arrivato il tempo di mettere un punto e fare chiarezza in maniera definitiva. Sicuramente il contesto non è favorevole, però dobbiamo provare fino alla fine a cercare di fare sentire la voce di tanta gente che vuole semplicemente vedere garantito il diritto alla salute, che è un diritto su cui non si può cercare di fare risparmio. Sono tanti altri i settori nei quali il denaro pubblico viene sperperato. Oggi è stato un bel segnale. La nostra presenza – conclude Puglisi – vuole testimoniare che non soltanto Giarre è interessata, ma lo sono tutti i comuni che fanno parte di questo distretto sanitario”.


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