I vertici aziendali in commissione |I sindacati si appellano a Bianco - Live Sicilia

I vertici aziendali in commissione |I sindacati si appellano a Bianco

L'incontro stamani, a poche ore dalla nuova astensione dei dipendenti prevista per il 21 aprile.

CATANIA – I conti non tornano per l’Amt. Almeno per la commissione consiliare permanente che stamattina ha ascoltato sindacati e vertici aziendali per capire, a poche ore dalla nuova astensione dei dipendenti – lo sciopero è convocato per il 21 aprile – quale sia la reale situazione debitoria dell’ex municipalizzata. Che, stando agli appelli lanciati da alcune – non tutte – sigle sindacali, sarebbe sull’orlo del fallimento. Per questo si appellano all’amministrazione comunale – Palazzo degli Elefanti è il socio unico dell’Spa – cui chiedono di intervenire, andando oltre le intenzioni manifestate. Lo chiedono la Uil e l’Ugl, lo chiede la Fast – Confsal.

“Chiediamo al sindaco di impegnarsi in prima persona – affermano Giovanni Lo Schiavo e Giuseppe Cottone, della Fast Confsal –  e auspichiamo che lui, sempre attento alle problematiche dei cittadini catanesi e dei lavoratori, possa trovare immediate ed improcrastinabili soluzioni  affinché l’Amt  possa essere protagonista nel suo ruolo istituzionale  e garantire all’utenza, nel migliore dei modi possibili, il servizio pubblico urbano, nel rispetto della Regolarità e Sicurezza dell’Esercizio”.

Alla nota sindacale fa eco l’altra presa di posizione in cui i rappresentanti di Uil e Ugl scrivono: “Sindaco, la palla ora passa a lei. Anche se il compito è difficile, occorre una soluzione concreta, immediata e definitiva”. Le forze sindacali non si rivolgono più ai vertici aziendali, dunque – il cui management, secondo molti, non sarebbe adeguato a tirare fuori la società dai guai finanziari di anni. Un pensiero sposato anche dal consigliere comunale Giuseppe Catalano oggi presente in commissione. Secondo lui, i vertici aziendali andrebbero rimossi e “sostituiti da professionisti con provata esperienza manageriale che possano salvare l’azienda di trasporto”.

L’esponente del senato cittadino si dichiara preoccupato per l’incongruenza tra i dati indicati dai sindacati e quelli dell’azienda, secondo cui la situazione sarebbe grave sì, ma non tanto da parlare di fallimento. “Intanto però – tuona Catalano – oggi abbiamo scoperto che molti dipendenti sono stati iscritti come cattivi pagatori nel Crif – centro rischi finanziari – per il mancato versamento del quinto dello stipendio. Considerato che al momento, l’Amt rappresenta l’unica alternativa all’uso dell’automobile, e che garantisce la mobilità a chi non ha un mezzo proprio, occorre fare scelte decise – sottolinea – l’amministrazione deve sostituire i vertici aziendali e smettere di chiedere sacrifici ai cittadini, intervenendo su sprechi e consulenze dell’ex municipalizzata”. 

Anche il presidente della commissione Viabilità, Carmelo Sofia, chiede di affrontare la situazione e con estrema urgenza. “Occorre affrontare immediatamente le questioni legate alla significativa riduzione delle vetture in servizio e al chilometraggio dei mezzi. Il comune, da parte sua, compie già enormi sforzi economici versando nelle casse dell’Amt ogni anno circa 30 milioni di euro. Siamo di fronte ad una situazione estremamente preoccupante e per questo tutte le parti in causa devono lavorare per un piano di interventi a breve, medio e lungo periodo. E’ fondamentale,quindi, stabilire un percorso mirato atto a garantire, quanto più possibile, un servizio decoroso all’utenza e maggiore serenità al personale dell’Amt. Un piano di rilancio che non gravi sulle spalle dei lavoratori”.

 

 


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