PALERMO – L’ultimo giorno palermitano di Giuseppe Iachini è iniziato verso le undici di mattina all’aeroporto di Punta Raisi. Un’ultima passerella per salutare amici e suoi ex giocatori, attesi sul campo di allenamento di Boccadifalco, dove Davide Ballardini ritorna a distanza di sei anni per sostenere la sua prima seduta da allenatore del Palermo. Un passaggio di testimone che sembrava essere del tutto inatteso poco più di trentasei ore fa. Lo stesso tecnico, giunto verso le due del pomeriggio nel suo ormai ex campo base, non ha nascosto l’amarezza per l’esonero.
“C’è la consapevolezza di aver fatto con i ragazzi, con la società e col presidente un grande lavoro”, così ha esordito Iachini in quello che è a tutti gli effetti il suo saluto alla piazza di Palermo. Una piazza dove per oltre due anni è stato osannato e criticato, dove ha avuto successi e superato crisi. Tutte tranne l’ultima, la più grave della sua gestione, che il tecnico prende comunque con filosofia: “Nel calcio ci sono situazioni del genere, pazienza. L’importante è avere la coscienza a posto. È andata così, per quelle che sono state le evoluzioni”.
I rapporti umani, però, rimangono. L’esonero brucia, senza incidere su amicizie e sulla stima nei confronti di giocatori e società: “Rimane comunque un grande affetto con tutti – afferma Iachini -. Quando si sta per due anni e mezzo e si vivono bellissime emozioni mi faceva piacere lasciare un bellissimo ricordo, ho sempre avvertito l’affetto e ringrazio tutti, spero di aver lasciato soddisfazioni”. Un ultimo pensiero va ai suoi ex giocatori, convinto che possano raggiungere la salvezza senza problemi: “Col gruppo abbiamo vissuto momenti bellissimi, ho sempre creduto che potessero fare cose importanti e sono sicuro che raggiungeranno gli obiettivi prefissati”.
