Il 25 aprile in Sicilia, Schifani: "Credo nell'unità delle forze politiche"

Il 25 aprile in Sicilia, Schifani: “Credo nell’unità delle forze politiche”

I cortei a Palermo e Catania e le parole di Schifani e Lagalla
LA FESTA
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PALERMO – “Oggi è un giorno che deve unire il Paese, non dividerlo. Noi siamo qui per rispettare la festa della Liberazione, ricordando i momenti che ha vissuto il nostro Paese estremamente tragici. Credo che l’unità delle forze politiche sia essenziale”. Sono le parole del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani a margine della celebrazione della Liberazione nel parco Piersanti Mattarella a Palermo.

Lagalla: “No alle divisioni”

“Oggi il 25 aprile ha lo stesso significato che ha dal primo momento, cioè celebra e ricorda facendone memoria la liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Poi è chiaro che negli anni e nel tempo, e a seconda delle diverse e mutevoli condizioni politiche e sociali del Paese, ogni anniversario ha assunto delle coloriture diverse”. Lo ha detto il sindaco Roberto Lagalla a margine della celebrazione della Liberazione al parco Piersanti Mattarella a Palermo.

“A me piace guardare all’essenza vera di questa giornata – ha aggiunto Lagalla – che è quella che ricorda una guerra di liberazione e ci invita a una liberazione quotidiana quella che però non guardi ne a strumentalizzazioni né a divisioni ma all’interesse del bene comune e della gestione corretta della cosa pubblica”.

Il corteo a Palermo

Dopo la celebrazione dell’anniversario della Liberazione al parco Piersanti Mattarella a Palermo è partito sotto una leggera pioggia il corteo aperto dallo striscione “Partigiani della costituzione, liberi da fascismo, mafia e corruzione”. I manifestanti prima di iniziare a sfilare hanno cantato ‘Bella ciao’. Al corteo molto partecipato con tante bandiere dell’Anpi, della Pace, dei sindacati si sono uniti anche gruppi con bandiere della Palestina e che hanno inneggiato alla libertà per Alfredo Cospito e Ilaria Salis. I manifestanti hanno sfilato in via Della Libertà fino al teatro Massimo.

Tensioni a Catania

“Una magnifica giornata, limpida di libertà, serrati attorno al monumento della Resistenza, sporcata dai soliti 4 dispotici che in rappresentanza solo di se stessi, fingendo di essere organizzatori dell’ANPI, hanno bloccato lo striscione del PD impedendoci fisicamente di iniziare il Corteo. Scoperti hanno poi inveito contro i compagni pretendendo che abbandonassimo il corteo. Ai compagni dell’ANPI, di Sinistra Italiana e di tutti coloro che sono intervenuti per garantire il sereno svolgimento della ricorrenza il nostro grazie”.

È quanto successo – ricostruisce il la segretaria della federazione provinciale di Catania, Maria Grazia Leone – questa mattina nel capoluogo etneo, durante la cerimonia per il 79° l’anniversario della Liberazione dal regime nazi-fascista alla folta, pacifica e colorata delegazione del PD siciliano.


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