Il braccio di ferro alla Rap, Giordano (Cisl): "Abbiamo una parola"

Il braccio di ferro alla Rap, Giordano (Cisl): “Abbiamo una parola”

Le tensioni nella partecipata che si occupa della raccolta rifiuti

Dionisio Giordano segretario generale Fit Cisl Sicilia, ha letto la nota del Comune sulla Rap e l’emergenza rifiuti?
“Ho letto, ho letto…”

E che ne pensa?
“Finalmente si sono messi d’accordo”.

Come finalmente?
“Sì, finalmente. Così c’è chiarezza. Hanno scoperto l’unità di intenti ed è quello che noi sindacati ci auguriamo da sempre”.

Scusi, ma il Comune dice che farà ricorso ai privati: non è esattamente la vostra posizione….
“E lo facciano! Così vedremo se con l’intervento dei privati le cose funzioneranno meglio. A parte il fatto che….”.

A parte il fatto che?
“Ci sono già alcuni servizi esternalizzati. E i mezzi li mettiamo noi della Rap. Non si scappa dal punto centrale”.

E quale sarebbe?
“Alla Rap vanno dati gli strumenti adatti, ovvero il personale e le risorse per funzionare. Se questo non c’è, cosa c’entrano i lavoratori che già compiono immani sacrifici?”.

Ecco, si chiedono visite mediche collegiali, per esempio.
“Ci va benissimo. Non abbiamo niente da temere, né niente da nascondere”.

Voi continuate con le vostre prese di posizione?
“Certo, abbiamo una sola parola. Devono essere fornite, ripeto, le risorse necessarie. E mica per il sindacato, per la città”.

Com’è il morale dei lavoratori?
“Sono persone che hanno sostenuto costi umani grandissimi. Non si può chiedere l’impossibile e poi trattarlo come ordinario. Noi facciamo scrupolosamente il nostro lavoro, non c’è nessuna agitazione in corso, come si legge da qualche parte. Abbiamo solo revocato gli accordi di secondo livello sugli straordinari, perché siamo persone responsabili”.


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