La banda del buco agisce in silenzio, approfittando dei palermitani in trasferta e dei palazzi vuoti. E così, il buco c’è, ma la banda no. Ma i grandi assenti, probabilmente, aspettavano soltanto il momento giusto per entrare in azione. nel frattempo, stavano portando a punto un piano studiato fino all’ultimo dettaglio. Peccato però, che ne avessero trascurato uno fondamentale: chi è rimasto a casa, infatti, non ha potuto fare a meno di notare quel buco di cinquanta centimetri sulla parete dell’androne del proprio stabile, un po’ nascosto, al buio, ma alquanto evidente da vicino.
E così, è scattato l’allarme alla polizia. Chi ha avvisato gli agenti ha infatti impiegato poco a fare due più due : accanto a quel palazzo di via Leonardo da Vinci sorge un istituto bancario, una succursale di Banca Intesa e, in corrispondenza del buco che la banda aveva cominciato a realizzare, c’è il locale caldaia. I malviventi, quindi, avevano pensato di continuare a scavare, per poi introdursi in banca e, probabilmente, di mettere a segno il colpo di notte. Un colpo andato in fumo ancora prima di entrare in azione.