Se uno si deve pattiare la sepoltura come se fosse una cabina a Mondello, allora ditelo. La notizia viene da Piana degli Albanesi, “A Chiana” come qui a Palermo siamo abituati a chiamare l’enclave albanese tra le più antiche della Sicilia. In povere parole succede che, a un certo momento, il Comune se la pensò e decise di privatizzare pure il cimitero. Apriti cielo. Anzi: si scopron le tombe, si levano i morti. Insomma ai “chianioti” questa cosa del cimitero gestito come un S7 non ci piacque niente niente. Questioni, polemiche, assemblee, la Cgil in campo con la sua “capa” che si chiama Kikka Ferrara. Insomma la questione è che, secondo chi protesta, al Comune resterà solo la parte relativa alla custodia perché così c’è scritto nel regolamento della Polizia Mortuaria (ma che impressione….). Tutto il resto è competenza della ditta che si aggiudica l’appalto. Ma dice il popolo protestante: ora vedi che aumentano tutte cose. E pensano non solo alle gentilizie e ai posti a muro ma pure alle lapidi, ai lumini, alle fioriere, ai fiori. Perché è chiaro che come c’è la filiera della mulinciana, ci sarà pure la filiera dell’attummuliata. E più lunga è la filiera, più aumentano le cose. Ma c’è pure chi pensa che magari col tempo ci saranno pure i saldi, le occasioni e le offerte. Hai visto mai che un casciaro magari fa un “tre per due” sulle “Kennedy”? Insomma, basta con gli attacchi al libero mercato. “Chianioti”, se siete tutti comunisti, allora ditelo.
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