Il caso Farinella, la Sicilia degli scandali

Palazzi e Sanità: la Sicilia degli scandali

Il 'caso Farinella' è l'ennesimo colpo alla speranza di tanti
OLTRE LE INCHIESTE
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Non bastava il cuore morale e politico dell’inchiesta che ha scavato una voragine nei Palazzi del potere, chiamando in causa il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, e l’assessora al Turismo, Elvira Amata.

Non bastavano le notizie intorno alle ipotesi di reato – su cui la giustizia farà il suo corso – che riflettono rapporti opachi, possibili vassallaggi e una sorta di ‘universo a parte’, caratterizzato dal privilegio di chiedere e ottenere, senza mai passare dal via.

Ora, nell’elenco degli ‘scandali siciliani’, spunta l’ombra di una storia di Sanità. Una vicenda ‘sospetta’ già agli esordi, per le modalità con cui si presentava, recentemente caratterizzata dall’irruzione di un’inchiesta della Procura di Palermo.

Ovviamente, ci riferiamo a trame, dimensioni ed entità diverse che hanno, però, in comune i dubbi inquieti trasmessi indistintamente a chi fa professione di fiducia nella trasparenza e nella correttezza.

Il ‘caso Farinella’

Basta rileggere la cronaca del nostro Riccardo Lo Verso che racconta del trasferimento di una dottoressa dell”Ospedale dei Bambini’, Desiree Farinella, ritenuta da tutti molto brava e capace, per una presunta vicenda di malasanità che non trovò riscontri obiettivi.

Il deputato regionale di Forza Italia Gaspare Vitrano e l’allora direttore sanitario Gaetano Buccheri sono indagati per tentata violenza privata: avrebbero esercitato pressioni sulla dottoressa Farinella affinché si facesse da parte. Qui l’articolo completo sulle indagini.

Le indagini non sono, appunto, sentenze. Ma, data sempre per scontata l’innocenza fino a prova contraria, dalle voci captate dagli inquirenti emergono modalità che pongono più di una pungente domanda di carattere etico e generale.

La Sicilia da cambiare

Sembra trasparire, ancora una volta, il profilo di un mondo parallelo in cui ‘aggiustare’ i problemi, senza ‘dare fastidio’ al potere. Sopendo le eventuali asperità. Perseguendo il risultato purchessia. Utilizzando mezzi, almeno, discutibili, oltre le valutazioni di giusto o sbagliato, con gli interessi trasformati in valori. Siamo, ricordiamolo, nel contesto delicatissimo della Sanità pubblica.

Su questo e sul resto dobbiamo concentrarci, se vogliamo davvero cambiare le cose. Ma la nostra Sicilia, dove è sufficiente camminare per inciampare in uno scandalo, la terra degli onnipotenti e dei servi della gleba, avrà mai voglia di voltare pagina?

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