PALERMO. Negli ultimi otto derby, il Catania aveva perso una volta soltanto. Ed il Catania visto al Barbera è stato troppo brutto per poter allungare una statistica così favorevole. A voler dire le cose come stanno, a Palermo si è riproposta la solita questione di sempre: quella di una formazione etnea che lontana dal Massimino diventa irriconoscibile. Il derby è stato senza storia. I rossoazzurri non sono mai stati in partita e verrebbe da chiedersi perché. Una domanda alla quale toccherà a Rolando Maran trovare la risposta. Il 3 a 1 di Palermo è inappellabile: inutile accampare scuse. L’approccio al match è stato sbagliato su tutta la linea. Perdere ci può stare. Farlo così decisamente no. Gli eventuali processi scatteranno domani. Non dimenticando che venerdì sera al vecchio Cibali arriva il Milan.
La cronaca.
Primo Tempo. E’ un Palermo che parte spedito. I rossoazzurri danno l’impressione di controllare la partita ma il gol di Miccoli spariglia le carte. Al 10’ il capitano dei rosanero controlla un pallone vagante al limite dell’area di rigore e scaglia un destro a giro sul quale Andujar non può arrivare. Rete di pregevole fattura ma, al contempo, grave lacuna della retroguardia etnea. Sull’onda dell’entusiasmo il Palermo cresce minuto dopo minuto centrando prima una traversa su smanacciata di Andujar bravo ad opporsi da un tiro ravvicinato di Brienza e poi sfiorando il raddoppio se non fosse che l’estremo rossoazzurro salva ancora, in questa occasione su Morganella. In pieno recupero, il Catania trova un guizzo: punizione dai venti metri di Lodi ed autentico miracolo di Benussi che toglie il pallone dal sette.
Secondo tempo. L’intervallo non sortisce un atteggiamento diverso per i rossoazzurri che, anzi, capitolano quasi subito. Ilicic prima raccoglie un pallone servitogli da Brienza insaccando alle spalle di Andujar e poi realizza su azione personale. Il Catania prova a reagire e l’unico guizzo arriva dal “solito” lodi con un gran destro su punizione dai venticinque metri. Troppo poco, però, anche perché con il neo entrato Dybala i padroni di casa sfioreranno anche il poker. E per come potevano andare le cose, meglio finirla qua.
PALERMO (3-4-2-1): Benussi; Munoz, Donati, Von Bergen (st 29′ Pisano); Morganella, Rios, Kurtic, Garcia; Ilicic, Brienza (st 40′ Viola); Miccoli (st 21′ Dybala). A disp.: Brichetto, Fulignati, Cetto, Milanovic, Giorgi, Zahavi, Budan. All.: Gasperini.
CATANIA (4-3-3): Andujar; Alvarez, Spolli (st 40′ Capuano), Legrottaglie, Marchese; Izco (pt 44′ Castro), Lodi, Almiron; Barrientos, Morimoto (st 18′ Doukara), Gomez. A disp.: Frison, Terracciano, Bellusci, Augustyn, Potenza, Rolin, Salifu, Ricchiuti. All.: Maran.
ARBITRO: Romeo di Verona.
MARCATORE: pt 10′ Miccoli; st 4 e 15′ Ilicic, 25′ Lodi.