Il Catania è un bunker spuntato | Solido dietro, inesistente in avanti - Live Sicilia

Il Catania è un bunker spuntato | Solido dietro, inesistente in avanti

A Vicenza è arrivato il quarto pareggio consecutivo: un'altra prova granitica della retroguardia, ma al tempo stesso un altro segnale inquietante dall'attacco. Sabato si giocherà un'altra gara in trasferta, a Chiavari, e sono attesi altri miglioramenti.

 

calcio - serie b
di
2 min di lettura

CATANIA – Il Catania continua a non perdere, ma al tempo stesso continua a non vincere. La formazione rossoazzurra ha ottenuto in quel di Vicenza il suo quarto pareggio consecutivo, il terzo di fila lontano dalla Sicilia, ma questa mini-striscia di risultati utili non sta affatto aiutando la compagine guidata da Dario Marcolin ad uscire dalle sabbie mobili della classifica, visto che permane la penultima posizione davanti al solo Varese, che se possibile sta riuscendo a fare peggio degli etnei e a non perdere il ruolo di fanalino di coda della cadetteria. Guardando il bicchiere mezzo pieno, però, per la seconda gara consecutiva il Catania esce dal campo dopo il triplice fischio senza aver concesso gol agli avversari, e più in generale senza soffrire più di tanto nella fase difensiva, visto che nelle gare di Modena e di Vicenza non si registrano grossi interventi da parte di Gillet.

Un bicchiere che, come detto, è pieno solo a metà, visto che il Catania ha al tempo stesso smarrito la via della porta avversaria, nonostante Marcolin abbia a propria disposizione due dei quattro capocannonieri del campionato. Calaiò e Maniero hanno timbrato il cartellino nell’ultima gara casalinga, quella pareggiata in extremis contro lo Spezia in cui tanta sfortuna si abbattuta sulla squadra, ma al tempo stesso i due non sono ancora riusciti a segnare lontano dal “Massimino” da quando condividono il reparto offensivo rossoazzurro. Un solo gol a testa nelle ultime sette partite per i due cannonieri della compagine etnea, i quali stanno patendo anche a causa di un momento decisamente poco brillante di Ale Rosina. Il numero 10 del Catania non sembra essere più il brillante assist-man ammirato nella prima parte di stagione, rappresentando proprio assieme a Calaiò una delle poche note liete dei primi mesi di campionato, sia sotto la doppia gestione di Pellegrino che durante la breve era-Sannino. Senza i gol dei due bomber, per il Catania appare assai difficile uscire dalle zone caldissime della classifica, nonostante davanti agli etnei non ci sia grande ritmo da parte delle squadre che, a questo punto, contendono la salvezza agli uomini di Marcolin.

E sabato sarà ancora tempo di trasferte per il Catania, che per la quarta volta in questo mese di marzo particolarmente fitto giocherà lontano dal “Massimino”. Forse un bene, vista l’aria torrida che si respira nell’ambiente catanese e la conseguente possibilità di giocare con la mente un po’ meno tormentata, e un risultato positivo sul campo della Virtus Entella potrebbe consentire agli uomini di mister Marcolin di tornare ad affrontare a testa alta i propri tifosi, in vista dell’ultima gara del mese, quella interna contro il lanciatissimo Avellino di Rastelli che precederà un poker di scontri diretti che andrà a comporre l’aprile rossoazzurro. La primavera è alle porte, il Catania potrebbe sentirne il profumo per dare vita a un finale di stagione a tamburo battente.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI