Il Catania non segna più | Lo Monaco: "Problema mentale" - Live Sicilia

Il Catania non segna più | Lo Monaco: “Problema mentale”

Ancora un match a secco nonostante le buone individualità. L'amministratore delegato tuona.

calcio - lega pro
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CATANIA – Svegliarsi dal torpore, svegliarsi e soprattutto tornare a segnare. La “pareggite” acuta in casa Catania continua e non si ferma nonostante l’ennesima occasione sprecata ancora in trasferta contro un Taranto formato serie D, incapace di fare male anche a una mosca. Lo Monaco ieri si è fatto sentire e lo ha fatto in diretta su Radio Fantastica all’interno del programma Catanista News: “C’è grande rammarico perchè quella di Taranto è un’altra di quelle partite dominate – chiosa Lo Monaco – abbiamo creato tanto, ma una problematica si è ripetuta: la mancanza di freddezza nel settore avanzato. Eccezion fatta per la partita di Matera c’è una recriminazione costante sotto il profilo realizzativo. Ci mangiamo un po’ le mani”.

Analizzare, ma ancora una volta emerge un Catania “spuntato”, incapace, ormai, di avere la meglio su qualsivoglia avversario, anche di un Taranto che definire modesto, come dicevamo, è un eufemismo. Rigoli le sta provando tutte e stavolta ha dato fiducia ad un centrocampo totalmente inedito ma che ha garantito solidità però meno intraprendenza in fase offensiva. Li davanti esperimento Barisic positivo ma ancora occasioni si, ma gol nemmeno l’ombra. Catania che cambia, Catania che (discretamente) gioca, gestisce il possesso del pallone in modo, a tratti, piacevole. Ma c’è un però fondamentale chi non segna non può mai vincere. Lo Monaco anche qui parla chiaro e manda messaggi ai singoli giocatori

“E’ un problema mentale. Ci sono gli strascichi dello scorso anno. Ci sono alcuni giocatori che ne risentono, giocatori che sono rimasti dallo scorso anno che non riescono a togliersi di dosso il peso della passata stagione. Anche il gol sbagliato al 94′ merita vendetta. E’ un problema anche di responsabilità. Devono entrare in campo e fare ciò per cui sono lautamente considerati. Da Russotto, Calil, Piscitella, Paolucci mi aspetto sicuramente di più”.

Lo score in classifica recita quota uno. Al netto della penalizzazione resta, comunque, un bottino misero. Gli otto punti conquistati non rispecchiano il valore della squadra. Allora cosa succede? Rigoli può essere il solo capo espiatorio di tutto? Sicuramente le concause sono tante, ma qualcosa non gira o meglio non riesci a girare a tutto tondo. Una squadra che però è riuscita a blindare la fase difensiva, il Catania obiettivamente subisce pochissimo e Rigoli è stato bravo ad oliare i meccanismi difensivi quando questi apparivano farraginosi. Adesso, però, è il momento di fare lo stesso con la fase offensiva, troppo brutta per essere vera. È tempo di vincere insomma soprattutto contro un armata spuntata come il Messina, sarà derby ma i peloritani sembrano in crisi societaria e d’identità assoluta, ma Rigoli ed i suoi devono ottenere i tre punti, unica panacea, perché il Catania deve “alzare la voce” e speriamo che lo stesso Lo Monaco si sia fatto sentire a dovere.


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