Il Catania tace, ma è ora di parlare | Dieci domande a Pulvirenti - Live Sicilia

Il Catania tace, ma è ora di parlare | Dieci domande a Pulvirenti

La squadra perde in campo, mentre il club sceglie il silenzio fuori dal rettangolo di gioco. Ma è il momento di dare spiegazioni ad un ambiente sempre più depresso. Per questo motivo, LiveSiciliaSport ha deciso di rivolgere al presidente dieci quesiti. In attesa di chiarimenti oramai necessari.

CATANIA – Tanti dubbi irrisolti. Tante domande ancora prive di una risposta. Il Catania perde in campo e tace fuori dal rettangolo di gioco. Così si era concluso il 2014 e allo stesso modo è iniziato l’anno nuovo. La classifica adesso mostra i fantasmi di una retrocessione in Lega Pro che, se il torneo fosse terminato lo scorso sabato, sarebbe stata inevitabile.

I tifosi s’interrogano, anche la stampa comincia a mostrare insofferenza per un silenzio che, a questo punto, risulta difficile persino raccontare. Pertanto LiveSiciliaSport ha deciso di rivolgere idealmente al presidente Nino Pulvirenti dieci domande, rispondendo alle quali si potrebbe sgombrare il campo anche da quelle illazioni che cominciano ad addensarsi pericolosamente intorno al club di via Magenta.

La nostra redazione garantisce massima disponibilità al patron etneo, qualora intendesse rispondere ai seguenti quesiti:

Come motiva il repentino cambio di rotta di una gestione del club che in appena un biennio da virtuosa è divenuta, almeno sotto il profilo dei risultati, deficitaria?

Qual è il contributo, nell’ambito della politica societaria portata avanti nelle ultime due stagioni, garantito dall’approdo in rossoazzurro di Pablo Cosentino?

Qualora il Catania non dovesse raggiungere la promozione in massima serie, a quale futuro andrebbe incontro il club?

Si sta approntando un eventuale piano di rilancio, nel malaugurato caso in cui arrivasse un’inattesa retrocessione in Lega Pro?

Esiste una qualche forma di collaborazione tra il calcio Catania e la famiglia Moggi? Se sì, di che tipo?

Come motiva le difficoltà atletiche incontrate dalla squadra sino a questo punto della stagione?

A chi o a cosa imputa i numerosi infortuni rimediati da diversi componenti della rosa nel girone d’andata?

Per quale motivo, in più d’un’occasione, ha difeso pubblicamente il preparatore atletico Giampiero Ventrone, da molti ritenuto tra i principali responsabili dell’andamento sin qui disastroso della squadra?

Quali circostanze hanno portato alla rottura con l’ex tecnico Giuseppe Sannino?

Perché il calcio Catania ha scelto la via di un silenzio stampa prolungato che, di fatto, non ha permesso ai tifosi di conoscere le prime impressioni del tecnico Marcolin e del direttore sportivo Delli Carri, sin qui neppure presentati ai media, siano essi locali, regionali o nazionali?


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