"Il Comune è una frana" - Live Sicilia

“Il Comune è una frana”

Monreale, le proteste dei cittadini
di
2 min di lettura
L’assetto idrogeologico dell’Isola, è il caso di dirlo, continua a fare acqua da tutte le parti. Così succede che anche il comune di Monreale annoveri nelle proprie strade di periferia diverse frane e smottamenti. Ultima soltanto cronologicamente è quella di via S.F., una strada sterrata, nelle campagne monrealesi, abitata da 15 famiglie. 
La ‘trazzera’, di per sé pericolosa in quanto priva d’illuminazione, ha subito uno smottamento, per cui si è aperta una vera e propria voragine, lo scorso 6 febbraio. Ma quello di via S.F. non è l’unico caso: negli ultimi 6 mesi sono diverse, le strade franate in territorio monrealese, tra cui via Linea Ferrata e via Santa Liberata. “La strada è impraticabile – dice una residente – qualche abitante si è preoccupato di tappare provvisoriamente la buca con delle assi di legno, ma è chiaro che si tratta di un palliativo, anche abbastanza pericoloso. Con questo stratagemma c’è stato chi si è avventurato con la propria automobile, attraversando la strada sulle assi. Ma è pericolosissimo. Molti di noi abbiamo le auto bloccate davanti casa”.
Intanto durante gli scorsi giorni i vigili del fuoco, insieme ad alcuni speleologi, hanno fatto un sopralluogo riscontrando la presenza di grotte sotterranee, sopra le quali passa appunto la strada. I cittadini continuano a chiamare le forze dell’ordine e il Comune, che li rimandano da un ufficio all’altro, tutti con la stessa motivazione: “Tutti ci dicono – raccontano i residenti – che il problema non è di loro competenza”.   
“L’amministrazione – dice il sindaco della città, Filippo Di Matteo – ha avvisato tutte le autorità competenti per effettuare le dovute verifiche. Attendiamo le loro risposte. Nei prossimi giorni avremo più chiaro come procedere. È ovvio – conclude il primo cittadino – che si tratta di un problema serio, a maggior ragione data la presenza delle grotte sotterranee che hanno subito il cedimento. Sicuramente appena avremo le indicazioni necessarie dovremo rivolgerci alla Provincia o alla Regione per mettere in sicurezza al più presto le zone interessate”.
Alcuni cittadini, intanto, sono stati costretti a chiedere alloggio ad amici e familiari, data l’impossibilità di rincasare. Il dubbio reale nasce dall’ipotesi che sopra queste grotte sotterranee siano costruite anche le case.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI