“Sara’ una partita bellissima. A Catania si vive in maniera spasmodica questo evento e i tifosi segnano questa data nel calendario”. Luca Lugnan ha vestito sia la maglia del Catania che quella del Palermo e ha vissuto il derby di Sicilia dalle due diverse sponde. L’ex attaccante oggi e’ il secondo di Manuele Domenicali al Portogruaro (1^Divisione/A).
“Sono entrambe una bellisisma sorpresa e le due piazze meritano l’alta classifica in serie A – spiega Lugnan in una intervista a Stadionews – Da tanti anni aspettavano questo e adesso possono godersi lo spettacolo. A Catania ho vissuto due anni e ho vinto un campionato, a Palermo non siamno riusciti a centrare i play-off per differenza reti. Sono due citta’ magnifiche e sono state le esperienza piu’ belle della mia carriera di calciatore. Il gol in rovesciata con la maglia del Palermo? Mi vengono ancora i brividi, io avevo gli occhi addosso perche’ venivo dal Catania e aver sbloccato il risultato di quella partita che fini’ 2-2 fu un’emozione bellissima”. Tornando all’attualita’ con la squalifica di Paolucci nel Catania Mascara, anche lui un ex, puo’ essere l’uomo decisivo, come Miccoli nel Palermo. “Sono entrambi importanti e hanno i colpi per risolvere la partita. Il pronostico? per non fare torto a nessuno spero in un pareggio con gol, tipo un bel 2-2”. In un’amichevole precampionato il Portogruaro ha sconfitto il Palermo 3-1. “Quello era calcio d’estate – sottolinea Lugnan – il Palermo era sceso dal ritiro, avevano le valigie negli spogliatoi. Non hanno messo la grinta e ladeterminazione giusta per affrontare una squadra di serie C come la nostra; sono impattati in una giornataccia e hanno perso la partita. L’esonero di Colantuono? Inaspettato ma non piu’ di tanto
conoscendo la fama di Zamparini.Professionalmente dispiace, guidare il Palermo in serie A e’ il sogno di tantissimi allenatori. Ballardini? Caratterialmente forse riesce ad avere un rapporto diverso con Zamparini, Colantuono e’ piu’ focoso, anche se non conoscendo direttamente le persone vado un po’ a intuito. Con Ballardini ho visto una squadra molto organizzata, prima magari non c’erano quegli automatismi che si vedono adesso. Alle volte i cambi possono dare una svolta in positivo”.