"Il Dpef è parziale e insufficiente | Ma non sono il portavoce di Crocetta" - Live Sicilia

“Il Dpef è parziale e insufficiente | Ma non sono il portavoce di Crocetta”

Il deputato Malafarina: "Ieri ho criticato il documento di Baccei, ma il mio intervento non era concordato col governatore. Il nuovo governo? La svolta non l'ho ancora vista. Nella maggioranza troppo disinteresse alle questioni importanti".

Megafono e governo
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PALERMO – “Non sono il portavoce del presidente Crocetta”. Antonio Malafarina conferma: “Il Dpef è un documento parziale, insufficiente e va certamente rivisto. Ma nessuno, tantomeno il presidente, mi ha suggerito quella critica”. La critica in questione è quella che il deputato del Megafono ha rivolto ieri all’Ars all’assessore all’Economia Baccei. “Ho deciso di intervenire proprio perché sono un parlamentare libero e decido liberamente quando intervenire. Sono stato l’unico nella maggioranza? Non mi sorprende. Spesso, anzi direi troppo spesso, i miei colleghi della maggioranza non sono presenti in Aula a dimostrazione del disinteresse per le questioni importanti che riguardano i siciliani”.

E il giudizio su alcuni alleati non è tenero: “Ho letto oggi l’intervista a Cracolici (di Salvo Toscano, pubblicata su Livesicilia, ndr) e ho visto che fa riferimento alla ncessità di accelerare sulle riforme. Peccato che io non abbia ancora capito quali siano le riforme che Cracolici e il Pd vogliano mettere in campo”. Insomma, una bocciatura del deputato Megafono a quello che doveva essere il governo della svolta: “Io la svolta non l’ho vista – dice Malafarina – anzi siamo fermi al palo in molti settori. Penso ad esempio alla necessità di accelerare sulla sburocratizzazione della Regione. Ma siamo fermi”.

Una situazione di stallo che nemmeno il presidente Crocetta riesce a sblocare: “Il governatore è fin troppo oberato, preoccupato e distratto dalle emergenze quotidiane, frutto di problemi che affondano nel passato”. Ma anche nel presente i problemi non sarebbero pochi: “Parliamo tanto di autonomia – dice Malafarina – ma questa è di fatto soppressa dal governo Renzi che non riconosce alla Sicilia quello che le spetta. Uno scandalo. Al quale partecipano anche altri partiti. Penso all’Ncd di Alfano: mi chiedo come faccia il ministro, che è anche un siciliano, a non alzare un dito”.

E la situazione dei conti è quella che è. “Baccei – aggiunge Malafarina – ha quantomeno messo nero su bianco la situazione. Ammettendo che Roma non ci ha dato quello che ci spetta. Adesso però servono anche le soluzioni. Nel Dpef non le ho viste, spero si possa lavorare tutti insieme per trovarle”.


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