Il festival, l'odio e l'imprenditore che si toglie la vita: scatta l'inchiesta

Il festival, l’odio e l’imprenditore che si toglie la vita: scatta l’inchiesta

Verifiche in corso della squadra mobile
AGRIGENTO
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AGRIGENTO – “Alberto Re mai si è sottratto alla onestà intellettuale e sempre ha sorriso alle storture che possono capitare. Fino a qualche giorno fa. Poi l’onta che sale e che scalfisce, che non arretra e che violenta verbalmente una persona, ha consumato il vero danno”. È l’accusa della famiglia dell’imprenditore 78enne di Agrigento che si è suicidato dopo le polemiche sui social per il presunto flop del ‘Paladino d’Oro – Sport film festival’, la cui serata inaugurale si è svolta nel teatro Pirandello vuoto.

I funerali e il cordoglio

Domani, alle 11, nella chiesa di Santa Lucia ad Agrigento si terranno i funerali. “Alberto voleva contribuire a elevare il dibattito culturale della sua amata Agrigento, non gli è stato concesso, sui social viaggiano sentenze di condanna senza nemmeno il capo di imputazione”, ha sottolineato la famiglia dell’imprenditore che ha lanciato un appello affinché “si apra una riflessione su quello che è accaduto, lo si deve ad Alberto, perché mai più ci si possa trovare di fronte alla tempesta senza vestiti”, perché “mai più ci si scaraventi contro un uomo con tale veemenza”.

Il festival e l’appello contro l’odio

E riprendendo le parole del prefetto di Agrigento, Filippo Romano, i familiari hanno aggiunto: “È cruciale evitare il ripetersi di simili vicende, la critica politica e giornalistica legittima ha superato i confini dell’umanità. Tutti coloro che ricoprono ruoli amministrativi devono impegnarsi a prevenire simili disonori”. Re è morto ieri mattina al reparto di Rianimazione dell’ospedale San Giovanni di Dio, 24 ore dopo essersi sparato un colpo di pistola mentre era in casa. L’imprenditore, molto conosciuto e stimato ad Agrigento, ma non soltanto, era uno degli organizzatori della 43esima edizione del “Paladino d’Oro – Sport film festival”, in corso al teatro Pirandello di Agrigento.

Sui motivi che hanno portato l’imprenditore a togliersi la vita sta indagando la Squadra Mobile mentre la Procura si accingerebbe ad aprire un’inchiesta. L’imprenditore era stato al centro di polemiche giornalistiche e sui social in relazione a un presunto flop del festival dopo che quattro giorni fa – la serata inaugurale del festival, riservata ai soli partecipanti – il teatro Luigi Pirandello era rimasto completamente vuoto.

Il messaggio del sindaco

“Porterò con me il ricordo di un uomo appassionato, amante del bello e della cultura e innamorato della sua città”, ha commentato il sindaco Francesco Micciché . Il prefetto Filippo Romano ha definito Alberto Re “vittima di una campagna denigratoria che lo ha spinto a un tristissimo gesto estremo, una campagna denigratoria nella quale la legittima critica politica e giornalistica ha travalicato i limiti dell’umanità”.


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