Il contrasto del giallo dorato e il blu scuro del cielo, un suggestivo paesaggio a due passi dal centro di Palermo. Il luogo rievoca i campi di grano dopo la mietitura, purtroppo ci troviamo nel Foro Italico una grande area che dovrebbe essere verde. Nel giardino, interamente pedonale, si assiste all’abbandono: le siepi sono sempre più simili a balle di fieno, invece dovrebbero essere vigorosi cespugli, con rami eretti di colore verde brillante. Il manto una volta erboso oggi è secco e quasi inesistente.
Fanno capolino sui social gli scatti di un passante. Immagini con una potente forza evocativa, una Palermo tormentata tra incuria e bellezza. Per chi passeggia abitualmente nel lungomare si ritrova puntualmente davanti alla triste realtà.
“Guardando le foto si rimane a dir poco frastornati. Siepi e prato lasciati morire di sete, sterpaglie alte come alberi, di alberi in procinto di seccare, un prato una volta verde e abbastanza curato oggi si è trasformato in un deserto angosciante. Inutile continuare, le foto esprimono il concetto meglio di tante parole, la dimostrazione di una carente gestione del verde e mancanza di sicurezza. La nostra Palermo, in cui regna l’arte in ogni singolo angolo, merita rispetto”. È la denuncia dell’Associazione Comitati Civici Palermo. Sullo stato di abbandono della Marina di Palermo interviene anche la Terza Commissione consiliare che ha chiesto di restituire decoro e vivibilità all’intera zona, molto frequentata da turisti e cittadini di ogni fascia di età.
Ma l’abbandono della costa non è l’unica piaga, il Foro Italico continua a essere vittima di vandalismo. Danneggiate le celebri “principesse” realizzate dal ceramista Nino Parrucca. I dissuasori in ceramica – in seno al progetto di arredo dell’area ideato da Italo Rota – adesso potrebbero essere un pericolo per giovani e bambini. Infatti, spuntoni di ferro e resti di statuette con cocci appuntiti e taglienti sono una minaccia per i passanti. Già l’anno scorso, i pezzi di ceramica erano stati alcuni sostituiti altri restaurati.