PALERMO – La riconoscenza non è un valore che appartiene a un mondo di soldi, affari, speculazioni e parole al veleno qual è oramai diventato il calcio. Eppure, per una volta, è l’eccezione di una dichiarazione tutt’altro che priva di gratitudine a prendersi la scena. Il riferimento è a quanto dichiarato da Andrea Belotti a precisa domanda sull’oramai ex presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, a poche ore dalla gara tra il Torino e il suo recente passato tinto di rosanero: “Zamparini è stato un grandissimo presidente – spiega il Gallo a SkySport –. Certo, ha sempre dovuto fare i conti con l’idea di dover continuamente cambiare allenatore ma ha avuto l’indubbia capacità di scoprire numerosi talenti”.
Un concetto importante, quello espresso dall’attuale capocannoniere del campionato di serie A, che assume ulteriore valore se si considera che la sua parabola ascendente è cominciata con l’arrivo in Sicilia, da outsider, dall’Albinoleffe. Zamparini, consigliato da Giorgio Perinetti, decise di puntare su Belotti nell’anno del ritorno a suon di record in massima serie: “Con noi il patron aveva un rapporto bellissimo. Tra noi non è finita bene perché Zamparini non vedeva in me determinate caratteristiche. Ma è sempre stato un signore in tutto e se dovesse lasciare Palermo la città ne risentirebbe”.