Stop a ChatGPT finché non rispetterà la disciplina della privacy.
Il Garante per la protezione dei dati personali ha disposto, con effetto immediato, la limitazione provvisoria del trattamento dei dati degli utenti italiani nei confronti di OpenAI, la società statunitense che ha sviluppato e gestisce la piattaforma.
Aperta anche un’istruttoria. Nel provvedimento, il Garante rileva la mancanza di una informativa agli utenti e a tutti gli interessati i cui dati vengono raccolti da OpenAI, ma soprattutto l’assenza di una base giuridica che giustifichi la raccolta e la conservazione massiccia di dati personali.
“Lavoriamo attivamente per ridurre i dati personali nella formazione dei nostri sistemi”, ha assicurato la società con sede negli Usa augurandosi di “riattivare al più presto” il servizio in Italia.
Su Twitter, oggi spunta blu solo a pagamento, con Musk che difende la scelta.