Differenze "strutturali" tra uomini e donne, bufera su Barbero - Live Sicilia

Differenze “strutturali” tra uomini e donne, bufera su Barbero

Le parole dello storico e scrittore, la reazione della rete
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Uomini e donne, la polemica corre sui social. A dare fuoco alle polveri sono le dichiarazioni sulle donne dello storico e scrittore Alessandro Barbero su ‘La Stampa’, secondo il quale “Vale la pena di chiedersi se non ci siano differenze strutturali fra uomo e donna che rendono a quest’ultima più difficile avere successo in certi campi”. E, sapendo di rischiare di essere “impopolare”, Barbero si domanda: “E’ possibile che in media, le donne manchino di quella aggressività, spavalderia e sicurezza di sé che aiutano ad affermarsi?”.

Insorgono con una valanga di reazioni di indignazione, rabbia, sdegno i suoi lettori, le femministe, il mondo accademico e della politica e le persone comuni e l’hastag #Barbero diventa trend topic su twitter.

“Uno storico capace che dice castronerie di proporzioni cosmiche senza vergognarsene. C’é da domandarsi cosa stia accadendo agli intellettuali in questo paese. Sembrano tutti Cacciari. Boh” scrive su twitter Carlo Calenda. “Ma cos’è, una gara a chi la spara più grossa?” dice Marianna Aprile. E, “Niente, abbiamo perso pure Barbero” sottolinea Maria Cafagna.

“Alessandro Barbero era un simpatico divulgatore, che ha deciso d’improvviso di demolire simpatia e storia con demagogia su greenpass, guerra mondiale e ora “differenze strutturali” con gli uomini che impedirebbero alle donne successi politici. Temo interventi su razza ed è chiusa” dice Gianni Riotta.

E Anna Paola Concia tuona, facendo riferimento al femminicidio nel bresciano di Elena Casanova: “Vede #Barbero questo è un esempio di uomini #spavaldi che in modo arrogante ha avvisato tutti che avrebbero ucciso questa donna. E lo ha fatto senza che nessuno lo abbia fermato. Spavaldo lui, spavaldo chi non lo ha fermato?”.

Anche la scrittrice e giornalista Costanza Rizzacasa D’Orsogna sottolinea: “Peraltro, l’aggressività non dovrebbe affatto essere un valore, né sul lavoro né altrove”.

E Lavinia scrive: “Non ho particolare stima di #Barbero, ma leggere nelle sue frasi un attacco alle donne è la solita imbarazzante strumentalizzazione di chi vuole fare del vittimismo un tratto caratteriale femminile. Sempre più fiera, da donna, di non far parte di questa setta di analfabete”. “Vale la pena di chiedersi, professor #Barbero, quanto le donne devono faticare ogni giorno per avere successo anche senza essere ‘spavalde’, aggressive e sicure di se’. Ma semplicemente come sono” afferma la scrittrice Viola Ardone.

Ma c’è anche chi si schiera dalla parte dello storico che già aveva guidato la protesta degli accademici contrari al Green pass, come Alberto Castiglioni che dice: “Barbero si conferma un gigante. #Barbero è semplicemente una persona onesta che ha coraggio di affermare pensieri scomodi. Dubito che il professore intendesse dare un giudizio negativo o creare una classifica uomo vs donna. Semplicemente siamo diversi e complementari”. E Daniela Santanché afferma: #Barbero ci insegna cos’è davvero, sotto i birignao radical chic, un (cosiddetto) intellettuale progressista… Non a caso l’unico leader donna in Italia si chiama @GiorgiaMeloni, e non sta a sinistra!”


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