Il Giardino mediterraneo apre al pubblico: obiettivo 50 mila visitatori

La Biennale del giardino mediterraneo: obiettivo 50 mila visitatori VIDEO

Le parole di Mario Faro, ideatore del Radicepura Garden Festival.
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CATANIA. Inaugurata la quarta edizione di Radicepura Garden Festival, La biennale del giardino mediterraneo, ospitato nell’omonimo parco voluto dalla Famiglia Faro, celebre famiglia di vivaisti siciliani.
A Giarre, il Parco Botanico Radicepura si estende per 5 ettari all’ombra dell’Etna, con oltre 5.000 varietà e 800 specie di piante.
Dal martedì alla domenica, sarà possibile visitare il festival che celebra la Sicilia e i suoi giardini e che questa edizione ospita, fino al 3 dicembre, nel parco botanico, i sette giardini e una installazione, realizzati dagli otto team di architetti e paesaggisti under 36 selezionati tramite un bando internazionale.

“Una edizione di rinascita, la call for idea ha avuto un successo inaspettato, è stata scaricata più di 900 volte e sono arrivati 250 progetti i provenienti da 62 Paesi diversi, abbiamo selezionato i migliori otto che rappresenta i giovani paesaggisti del mondo”, racconta Mario Faro, ideatore del Radicepura Garden Festival.

“Altra novità di questa edizione, e un grandissimo onore aver costruito il progetto che Paolo Pejrone pioniere del paesaggismo italiano, ci ha donato. Un progetto che parla di acqua”.
S’intitola “Vento e acqua, Tentativi di resilienza”, il giardino del maestro Pejrone. Racchiuso da un semplice muro dipinto a calce, come ancora se ne vedono nelle campagne circostanti, e avvolto dal rigoglio dei rampicanti – bignonie e passiflore un po’ speciali, gelsomini e lonicere profumate -s’annida un piccolo mondo sperimentale. L’installazione intende mostrare in modo molto concreto e quasi didascalico il funzionamento di un meccanismo. Il vento raccolto dalla grande pompa eolica muove il flusso delle acque, che decantano di vasca in vasca, vengono filtrate dalle efficienti radici degli iris e dei giunchi, si fanno chiare, trasparenti e irresistibili, s’inabissano per tornare ad alimentare il ciclo.

“Il simbolo di questa edizione è la pianta di Carrubo”, continua Mario Faro, nel video l’intervista completa “il carrubo, importante per il paesaggio non solo perché caratterizza i paesi del Mediterraneo ma anche perchè può essere un volano per l’economia. L’anno scorso abbiamo ospitato 20 mila visitatori, questa edizione si propone di accoglierne 50 mila”.


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