Un momento di normalità.
Il “gigante” di via Ingegneros, l’ex ospedale dimenticato
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Cuffaro ha un senso della legge tutto suo.
chi lo conosce bene sa che e un personaggio anche politicamente da evitare
Orlando se lei fosse nato e cresciuto in Groenlandia Palermo e tantissimi palermitani avrebbero un futuro ed una vita diversa e migliore.
... la squadra dei fratelli ... Barba ...sapranno trarre il loro ... vantaggio Blah
abbattetelo e restituite il giardino ai nostri figli e nipoti, grazie
Abbattetelo?
Ottima la proposta di Milazzo, trasferire l’assemblea regionale siciliana in modo che Palazzo dei Normanni possa essere destinato ad uso più Nobile rispetto all’attuale uso di politicanti che dal 1980 ai nostri giorni lo hanno reso, all’immaginario collettivo, come lo strumento che ha reso la Sicilia la regione più povera di Italia. Vergogna.
bravo! sono anni che dico che devono sloggiare e che nn hanno alcun merito a stare li
Tra il 1975 e il 1980 ha ospitato ben due istituti tecnici.
Uno di ragioneria (non ricordo il nome) ed uno per geometri il “Filippo Juvara”, qui ho conseguito il mio diploma nel 1979.
Quanti ricordi giovanili in questo luogo.
Mi dispiace la fine che ha fatto!
Quello che non si capisce,è sempre il silenzio delle istituzioni,in questo caso dell’ospedale…silenzio alle domande,tutto segreto…poi dicono che non bisogna pensare male!!!!!!!!!!
Meno di venti anni fa era in funzione. E il reparto di oculistica con il dott. Pioppo era molto apprezzato.
Era attivo anche il reparto di pneumologia.
Che peccato!
in realtà il complesso è formato da due unità, quella più grande dopo che lo Juvara venne spostato non è mai entrato in funzione, la più piccola ospitò per circa 20 anni ireaperti ospedalieri dell’ospedale san lorenzo, oggi sede di uffici della polizia, e poi nel 2005 vennero chiusi e gli stessi divisi tra villa sofia e il cto.
vi era un progetto per farne un polichirurgico, appalto fatto ditta fallita e opere mai più riprese.
Oggi pensare di potere riattare la struttura più grande dopo 35 anni di abbandono e di ammaloramento di tutta la struttura sarebbe una follia, e infatti girano voci di una possibile demolizione. si aprirà un conflitto tra la regione che ne è proprietaria e l’azienda ospedaliera che ne è affidataria. Non dimentichiamo che tutto il complesso ivi i corpi bassi dove ha sede l’ufficio amministrativo dell’azienda, era quello dell’ISMIG, istituto dei mutilatini, poi assorbito da villa sofia, e che del complesso fanno parte anche gli immobili posti oltre l’attraversamento di viale strasburgo, anch’ essi aoncor più abbandonati e forse destinati a demolizione se si dovesse raddoppiare viale strasburgo.
Quante stupidaggini….il palazzo grande è stato dichiarato “non agibile all’uso sanitario” per carenza di alcuni adattamenti alla normativa edilizia sanitaria. Addirittura certe parti dell’edificio a rischio crollo furono destrutturate. La realizzazione di lavori con questo fine avrebbe impegnato tante di quelle risorse che, si concluse, era meno gravoso abbatterlo e ricostruirlo. In buona sostanza bisognerebbe chiedere il conto a chi inizio tale opera e non la portò a termine….correttamente. La favola di Sampieri e del finanziamento va letta nella realtà che ho descritto: ristrutturarlo, portarlo ad una agibilità allora come adesso era ed è soluzione improponibile…quindi nessuna proposizione meritoria.
Va formulata altra destinazione
invece di pagare affitti stratosferici per uffici regionali. Rimetterlo in sesto per adibirlo ad uffici no? I soliti politici dalla vista lunga e con la mano pronta.