Il giorno caldo anti-Gelmini | In marcia verso la Regione - Live Sicilia

Il giorno caldo anti-Gelmini | In marcia verso la Regione

12.56.  Gli studenti che stanno manifestando da questa mattina a Palermo contro la riforma Gelmini hanno abbandonato i binari all'interno della stazione centrale, consentendo la ripresa del traffico ferroviario, e si stanno muovendo in direzione di Palazzo D'Orleans, sede della Presidenza della Regione. Il corteo in questo momento sta attraversando corso Vittorio Emanuele.
La città paralizzata. La diretta
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Stamattina gli studenti di diversi istituti  superiori palermitani protestano per le vie di Palermo domani mattina contro  la riforma del ministro all’Istruzione, Maria Stella Gelmini. La maggior parte  delle scuole del capoluogo sono in agitazione dalla fine della scorsa settimana  e in questi giorni hanno lavorato proprio alla manifestazione di oggi. Quasi tutti gli istituti dovrebbero tornare, già a partire dalla prossima settimana, al regolare svolgimento dell’attività scolastica.

Due i concentramenti: all’ufficio scolastico provinciale di via Praga e alla sede della Provincia  (Palazzo Jung) in via Lincoln. Gli studenti raggiungeranno i luoghi della protesta partendo dalle loro scuole. Alla protesta parteciperanno sicuramente una ventina di istituti che hanno scelto varie forme di protesta, dall’autogestione, all’assemblea permanente, all’occupazione. “Gli studenti paralizzeranno quindi l’intero capoluogo siciliano”, dice Attilio Costa del coordinamento Studenti in movimento, che consiglia ai palermitani “di evitare il trasporto in macchina e chiede all’intera cittadinanza di comprendere e sostenere la protesta studentesca”. Alla manifestazione dovrebbero  partecipare anche le scuole che non fanno parte del coordinamento e cioé Garibaldi, Cannizzaro, Umberto I, Emanuele III, Regina Margherita, Meli e Galilei. A Palermo c’é infatti una spaccatura sul fronte della protesta. “Noi di Studenti in movimento – prosegue Costa – rifiutiamo ogni strumentalizzazione politica da parte dei sindacati e dei partiti che attraverso i collettivi  tentano di mettere la propria bandiera nelle scuole occupate o autogestite”.

ore 9.27. Numerosi studenti palermitani delle superiori, come previsto,  stamane hanno organizzato alcuni cortei, partiti dalle singole scuole, per raggiungere il provveditorato agli studi in via Praga o la sede della Provincia a palazzo Jung, in via Lincoln. I cortei stanno bloccando il traffico in vari punti di Palermo. La maggior parte delle scuole scese in piazza fa parte del coordinamento “Studenti in movimento” e protesta contro il finanziamento agli istituti privati e i tagli alle scuole pubbliche. Tutte le scuole in autogestione e occupazione che hanno aderito al cartello “Proteste Libere” (17 in totale) si uniranno ai cortei,ai quali potrebbero unirsi anche gli studenti di istituti che sono state occupati nei giorni scorsi: i licei Garibaldi, Cannizzaro, Umberto I, Regina Marghierita e Meli.

9.42. Il comunicato di studenti in movimento. “Migliaia di studenti, provenienti da quasi tutte le scuole di Palermo, stanno attraversando in corteo le strade della città. Diversi cortei spontanei, organizzati dal Coordinamento “Studenti In Movimento”, stanno raggiungendo le sedi dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Via Praga e della Provincia Regionale (Palazzo Jung) in Via Lincoln. Già centinaia di studenti assediano pacificamente i due edifici. Verso Palazzo sono due i cortei in movimento: dall’Istituto Nautico e dall’Alberghiero Piazza. Ben quattro i cortei che stanno raggiungendo l’Ufficio Provinciale Scolastico (ex Provveditorato): gli studenti del “Pareto” da Via Croce Rossa, “Salvemini” e “De Cosmi” da Via Michelangelo, l’artistico “Almeyda” da Via Notarbartolo. Previsti altri blitz e blocchi stradali per tutta la mattinata”.

10.01. Oltre un migliaio di studenti è giunto al Provveditorato degli studi di Palermo, in via Praga. I ragazzi stanno manifestando contro la riforma Gelmini. Striscioni e cori contro il ministro e contro i tagli all’istruzione accompagnano la protesta, che va avanti sotto la pioggia battente. Sono una ventina gli istituti superiori che aderiscono alla manifestazione.

10.17. Studenti in movimento: “Continua la mattinata di cortei e blocchi stradali promossi dal Coordinamento “Studenti In Movimento”, sigla unitaria di 17 scuole di Palermo che rifiutano la strumentalizzazione politica dei collettivi e dei sindacati. Ben sette i cortei che dalle otto di mattina hanno messo in ginocchio l’intera città e confluiti nei due punti di raccolta, l’Ufficio Scolastico Provinciale (ex Provveditorato) di Via Praga e la Provincia Regionale (Palazzo Jung) in Via Lincoln. Un nuovo corteo spontaneo ora sta muovendo verso la Stazione Centrale del capoluogo siciliano”.

10.44. Petardi e fumogeni sono stati lanciati dagli studenti che protestano contro la riforma Gelimini davanti al Provveditorato di Palermo. Le forze di polizia, che presidiano la zona in assetto anti sommossa, stano controllando la manifestazione senza intervenire. La protesta, organizzata dal coordinamento Studenti in movimento, prevede il concentramento davanti l’Ufficio scolastico provinciale di Via Praga degli studenti degli istituti superiori Pareto, Salvemini e De Cosmi e Almeyda. Il gruppo degli studenti del Marco Polo, che non appartengono al coordinamento, si è invece diretto verso piazza Croci bloccando parzialmente il traffico per le vie Empedocle Restivo e Sciuti. Un altro concentramento è previsto in via Lincoln davanti la sede della Provincia.

11.46. Gli studenti palermitani che stanno manifestando da questa mattina contro la riforma Gelmini hanno bloccato l’ingresso del porto e la stazione centrale delle Ferrovie. I cancelli del porto sono stati chiusi dalla polizia, che sta presidiando l’ingresso contro il quale è stato lanciato anche un fumogeno; un altro gruppo di manifestanti è riuscito invece a occupare i binari della stazione centrale, bloccando il traffico ferroviario. Diversi cortei con migliaia di studenti hanno attraversato le strade principali della città, paralizzando il traffico, dopo avere abbandonato la sede del Provveditorato agli Studi dove inizialmente si era concentrata la protesta. I manifestanti scandiscono slogan contro il ministro dell’Istruzione e il presidente del Consiglio; tra gli striscioni uno recita: “I soldi dell’istruzione esplodono in Afghanistan”.

12.10. Comunicato Studenti in movimento. “Tensione questa mattina durante la mobilitazione in corso in più punti della città. Intorno alle 10:30, all’altezza di Palazzo Comitini in Via Maqueda, un gruppo appartenente ai Collettivi, legati ai centri sociali, ha tentato di attaccare uno dei cortei promossi dal Coordinamento “Studenti In Movimento”. Ci sono state urla e spintoni fino a quando è intervenuta la polizia che ha diviso le due parti”. “Ancora una volta – dichiara Camillo Terminelli di “Studenti In Movimento” – i collettivi tentano di dividere gli studenti palermitani. Questa volta hanno superato il limite tentando di attaccare il nostro corteo. Non ci faremo intimorire da chi usa la violenza per colpire quanti vogliono manifestare per il diritto allo studio”.

12.56.  Gli studenti che stanno manifestando da questa mattina a Palermo contro la riforma Gelmini hanno abbandonato i binari all’interno della stazione centrale, consentendo la ripresa del traffico ferroviario, e si stanno muovendo in direzione di Palazzo D’Orleans, sede della Presidenza della Regione. Il corteo in questo momento sta attraversando corso Vittorio Emanuele. Secondo gli organizzatori sarebbero complessivamente diecimila gli studenti che stanno sfilando per le vie del centro cittadino, paralizzando il traffico cittadino con una serie di cortei che hanno attraversato le vie del centro. Nel corso della manifestazione ci sono stati anche momenti di forte tensione e spaccature all’interno del movimento studentesco. Intorno alle 10.30, all’altezza di Palazzo Comitini, sede della Provincia regionale, un gruppo appartenente ai Collettivi, vicini ai centri sociali, ha contestato uno dei cortei promossi dal Coordinamento “Studenti In Movimento”, che rifiuta qualunque “strumentalizzazione politica”. Ci sono state urla e spintoni fino a quando è intervenuta la polizia che ha diviso le due fazioni.


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