Il giorno di Falcone | "La mafia può essere sconfitta" - Live Sicilia

Il giorno di Falcone | “La mafia può essere sconfitta”

La nostra diretta

18.23. Migliaia di persone hanno ricordato la strage di Capaci, di cui oggi ricorre il 23/o anniversario, davanti l’albero, sotto la casa in cui viveva il magistrato, diventato ormai luogo della memoria. Dopo la lettura di un breve testo dei comici Ficarra e Picone, il presidente del senato Piero Grasso ha detto: “questa magnolia è il simbolo di chi non si rassegna”. Alle 17.58, ora dell’eccidio, un trombettiere della polizia di Stato ha suonato il Silenzio e le migliaia di persone presenti – ragazzi, magistrati, scout – sono esplose in un applauso. Poco prima Grasso aveva ricordato i nomi delle vittime della strage di Capaci, ma anche di quella di via D’Amelio, costata la vita al giudice Paolo Borsellino e agli agenti della scorta. Alla cerimonia era presente anche la presidente della Rai Anna Maria Tarantola.

17.58. La folla in via Notarbartolo si è fermata nel ricordo, ascoltando le note del ‘silenzio’.

17.54. Tra pochi minuti scoccherà l’ora esatta della strage e del ricordo.

17.13. È arrivato all’albero Falcone, in via Notarbartolo a Palermo, il corteo di bambini, scout e cittadini, partito da via D’Amelio per ricordare la strage di Capaci. Si è così ricongiunto all’altro serpentone partito dall’aula bunker del carcere Ucciardone.

16.56. Ballano sulle note de “I cento passi”, urlano “Palermo è nostra e non di Cosa nostra” e salutano con applausi fragorosi i palermitani che al loro passaggio srotolano lenzuola bianche dai balconi, in ricordo della risposta antimafia della società civile dopo le stragi del 1992. A 23 anni dal massacro di Capaci, in migliaia tra studenti italiani e stranieri, scout, associazioni e forze dell’ordine stanno raggiungendo l’albero Falcone – davanti al palazzo dove abitava il magistrato, in via Notarbartolo – ai piedi del quale si unirà il corteo partito da via D’Amelio. Tanti i cittadini che si fermano lungo i marciapiedi che costeggiano il corteo. Dal giardino inglese di Palermo anche un gruppo di giovani pattinatrici che si stava allenando nella pista interna è uscito a salutare la manifestazione “Palermo chiama Italia” organizzata dal Miur e dalla Fondazione Falcone. I ragazzi hanno lanciato centinaia di palloncini tricolore. In corteo si vedono decine bandiere di Libera, Cgil, il gonfalone del Comune di Palermo e striscioni colorati dai giovani in piazza Castelnuovo, una delle 7 coinvolte nella manifestazione.

16.50.  Alle 17:58 anche l’Expo di Milano collegato con’albero Falcone osservera’ un minuto di silenzio per commemorare le vittime della strage di Capaci.

16.41. Il corteo per ricordare Giovanni Falcone, partito da via D’Amelio, ha dedicato un applauso, fermandosi in via Libertà, a Tania Valguarnera, la ragazza morta domenica scorsa in un incidente stradale.

16.25. “Non possiamo dire che la mafia è stata sconfitta ma certamente non è quella di vent’anni fa, in questi anni abbiamo fatto grandi passi in avanti”. Cosi il ministro degli Interni Angelino Alfano a conclusione dell’omaggio ai caduti della polizia di Stato nella caserma Lungaro a Palermo.

16.21. Lenzuola bianche sono appese alle finestre e nei balconi delle strade di Palermo per ricordare la “primavera siciliana” mentre passa il corteo che da via D’Amelio raggiungerà l’albero Falcone. In molti espongono il tricolore e applaudono al serpentone di bambini e scout che ricorda le vittime della mafia.

16.05. Dietro lo striscione con la scritta “Per non dimenticare” è partito, tra palloncini tricolore, il corteo di oltre tremila studenti, scout e cittadini che da via D’Amelio, luogo della stage in cui morirono Paolo Borsellino e la sua scorta nel 1992, raggiungerà l’albero Falcone in via Notarbartolo a Palermo. Lì si ricongiungerà con l’altro serpentone che partirà dall’aula bunker del carcere Ucciardone. Slogan contro la mafia animano la marcia, assieme a canzoni e al ricordo delle altre vittime della mafia.

15.53. “Sicuramente le manifestazioni di questi anni sono servite. Perché se ci sono bambini che ricordano Falcone e Borsellino vuol dire che la generazione passata ha consegnato una memoria”. Lo ha detto Rita Borsellino, sorella di Paolo, magistrato ucciso dalla mafia nel 1992, che partecipa al corteo che da via D’Amelio raggiungerà l’albero Falcone nel giorno delle celebrazioni per la strage di Capaci. Sull’assenza, quest’anno, delle navi della legalità, Rita Borsellino non vuole fare polemiche. “Non le ho mai fatte – ha spiegato – non mi piace entrare in questi discorsi. L’importante è essere qui oggi”.

14.42. “Oggi è un giorno per commemorare eroi che sono caduti per la nostra democrazia, per la nostra libertà, per la nostra Sicilia. Ciascuno li commemora come ritiene più opportuno. Noi lo facciamo agendo, facendo e lavorando contro la mafia”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Angelino Alfano, che ha deposto una corona di fiori sotto la stele che commemora la strage di Capaci, lungo l’autostrada che porta da Punta Raisi a Palermo a Palermo, rispondendo ai cronisti che chiedevano un commento sulla scelta del sindacato autonomo di polizia Consap di non aderire alle manifestazioni per l’anniversario della strage. Con Alfano vi è anche il capo della Polizia Alessandro Pansa.

14.40. “Giovanni Falcone diceva: la mafia uccide gli uomini dello Stato che lo Stato non riesce a proteggere. Per questo siamo stati al fianco dei nostri magistrati di Palermo in tutti i modi e con tutti i mezzi che la tecnologia ci mette a disposizione; da ultimo bomb jammer per il pm Nino Di Matteo”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Angelino Alfano, che ha deposto una corona di fiori alla stele che commemora la strage di Capaci, lungo l’autostrada che porta da Punta Raisi a Palermo, ai cronisti parlando degli strumenti adottati dallo Stato per proteggere i i magistrati minacciati dalla mafia. “Siamo stati accanto nel presidio dell’ufficio giudiziario palermitano – ha aggiunto – e lo saremo perché lo Stato è una squadra e il tricolore è di tutti e la squadra si deve chiamare Italia e dobbiamo giocare tutti dalla stessa parte per vincere contro la mafia”.

14.38. Il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha deposto una corona di fiori alla stele che ricorda la strage di Capaci di 23 anni fa, nell’autostrada che da Punta Raisi porta a Palermo, dove perse la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Rocco Dicillo, Antonino Montinaro e Vito Schifani. Nel luogo della strage è stato osservato un minuto di silenzio; oltre al ministro era presente il Capo della Polizia Alessandro Panza.

13.52 Spettacoli, laboratori, incontri: nel giorno del 23/mo anniversario della strage di Capaci, “Palermo chiama Italia” per testimoniare il proprio impegno contro la mafia con migliaia di studenti che hanno animato Piazza Politeama e piazza Verdi, con il Teatro Massimo. Ad organizzare, come ogni anno, le iniziative e i progetti avviati nelle scuole d’Italia, Fondazione Falcone e Miur. All’interno del teatro Massimo lo spettacolo “Dieci storie proprio così”, prova a trasformare il dolore di dieci familiari di vittime di mafia in testimonianza di un impegno presente, con un progetto triennale a cura di Giulia Minoli che si articola in un percorso formativo tra teatri, istituti penitenziari, scuole e società civile. Al teatro Politeama, invece, si sono alternati video su Giovanni Falcone, esibizioni degli studenti portate avanti con l’associazione Amici della Musica, dibattiti sulla pervasività delle organizzazioni criminali. Fuori, invece, è un’esplosione di colori, suoni e attività. Sul palco a lato della piazza, il comico Sasá Salvaggio ha fatto da anfitrione a interventi di magistrati e gruppi musicali, mentre sul prato antistante i ragazzi dalle elementari alle superiori hanno colorato centinaia di magliette e scritto striscioni con i nomi degli agenti di scorta e dei giudici uccisi da cosa nostra nel 1992. Tantissimi poi gli stand delle associazioni e delle forze dell’ordine che li hanno accolti: da quello del centro studi Borsellino, con l’iniziativa “Una cartolina per Paolo”, dove ragazzi di ogni nazionalità hanno scritto un pensiero indirizzato al giudice ucciso in via D’Amelio sul retro della celebre foto di Falcone e Borsellino scattata da Tony Gentile, al gioco dell’albero del corpo Forestale dello Stato, una sorta di gioco dell’oca pensato per sensibilizzare i più piccoli al rispetto dell’ambiente. E poi Libera, Addiopizzo, Centro Pio La Torre, fondazione Rocco Chinnici, sartoria sociale e tante altre associazioni e forze dell’ordine che oggi raccolgono i frutti di un percorso sulla legalità avviato nel corso dell’anno.

12.53.  “Per battere il cancro mafioso bisogna affermare la cultura della Costituzione, cioè del rispetto delle regole, sempre e dovunque, a partire dal nostro agire quotidiano”. Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

12.51. “Falcone sapeva bene che la repressione penale era indispensabile e che doveva essere molto più efficace e adeguata, per riaffermare il primato dello Stato: nella partita tra Stato e anti-Stato va sempre messo in chiaro che lo Stato alla fine deve vincere. Senza eccezioni”. Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

12.49. “Le immagini dell’attentato di Capaci resteranno per sempre impresse nei nostri occhi, come nel primo momento, così come quelle, altrettanto sconvolgenti, di via D’Amelio”. Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Palermo, in occasione del XXIII anniversario delle stragi di Capaci e di Via d’Amelio.

12.48 “Noi siamo qui, anzitutto, per dire che la mafia può essere sconfitta. Siamo qui per rinnovare una promessa: batteremo la mafia, la elimineremo dal corpo sociale perché è incompatibile con la libertà e l’umana convivenza”. Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ricordando la strage di Capaci.

12.47. “I nomi, i volti, gli esempi di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino sono indissolubilmente legati dal comune impegno e dai valori che hanno testimoniato e dalla coraggiosa battaglia, per legalità e democrazia, che hanno combattuto, affidando a tutti noi il compito di proseguirla”. Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Palermo.

12.33. Centinaia di bambini di 12 scuole del palermitano in una festa allegra e colorata sono radunati a Corleone (Pa) nella piazza del paese, dedicata ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, uccisi dalla mafia nel’92. Con loro, nel giorno del 23/mo anniversario della stage di Capaci, ci sono gli insegnanti delle loro scuole, il sindaco di Corleone e i ‘colleghi’ dei comuni vicini, le autorità militari e i ragazzi di Addiopizzo. ‘Riprendiamoci i nostri i sogni’ è il nome scelto per le manifestazioni organizzate oggi nella città, che la memoria collettiva indica come l’ex “regno” del capo indiscusso di Cosa Nostra, Totò Riina e al clan dei corleonesi, per ricordare il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta: Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonino Montinaro. Sul palco allestito nella piazza centrale, bambini e ragazzi si esibiscono con canti e balli e ‘performance’ sul tema della ‘Legalità’. “Non siamo qui fare antimafia parolaia – dice il sindaco di Corleone, Lea Savona – ma per ribadire con forza che la lotta alla mafia si fa giorno per giorno con i fatti. Chiediamo allo Stato di fare scudo attorno a magistrati come Di Matteo, Saguto, Paci, Di Natale e Del Bene, per lo sforzo profuso contro la mafia, e per questo chiediamo allo Stato di proteggerli. Per combattere la mafia serve anche una nuova politica e un nuovo modello di società”. Per il presidente di Addiopizzo Daniele Marannano “a Corleone, da tempo soffia un vento di cambiamento e di riscatto sociale”. Durante la mattinata, i rappresentanti dell’associazione valdostana ‘Scelta Giovani’ assegneranno tre borse di studio (da 400, 300 e 200 euro) agli studenti corleonesi della scuola Giuseppe Vasi, che si sono distinti nell’ambito di un percorso di educazione alla Legalità. Alle 17:58, ora della strage di ventitre anni fa, sarà osservato un minuto di silenzio in memoria di giudice Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e degli agenti della scorta. In serata, invece, andrà in scena lo spettacolo ‘Ossa’, dedicato a Placido Rizzotto, l’ex segretario della Camera del Lavoro di Corleone, rapito e ucciso dalla mafia nel 1948.

12.24. “Da quest’aula è partito il riscatto dello Stato nella lotta alla mafia e da allora sono stati moltissimi i passi avanti fatti: abbiamo arrestato tutti i boss più importanti e sequestrato e confiscato ingentissimi patrimoni mettendo in pratica la ricetta indicata da Falcone, quella della necessità di seguire i flussi di denaro sporco”. Lo ha detto il capo della dna Franco Roberti intervenendo alla commemorazione della strage di Capaci in nell’aula bunker del carcere Ucciardone, dove si celebrò il primo maxiprocesso a Cosa nostra. Roberti ha ricordato l’importanza dell’insegnamento della cultura della legalità nelle scuole.

11.56.  In questo giorno il modo migliore per onorare il sacrificio di Giovanni Falcone e della sua scorta, e comunque di tutte le vittime della mafia, è ricordare quanto è stato realizzato in questi anni in termini di contrasto a ‘Cosa nostra’. Ed infatti assieme alla forte e profonda mobilitazione delle coscienze di tutti i cittadini onesti, che hanno rotto il muro dei silenzi colpevoli e conniventi e si sono ribellati anche con grande coraggio alle intimidazioni della mafia, denunciandone i comportamenti, si è accompagnato un processo legislativo fatto di norme durissime che hanno, attraverso una legislazione moderna, consentito una più efficace aggressione agli interessi della criminalità, e cioè ai loro patrimoni occulti e non occulti”. Lo afferma Renato Schifani di Ap. “Nella scorsa legislatura da presidente del Senato ho sostenuto con forza il varo di norme che andassero in tal senso come i sequestri per equivalente e ‘post mortem’, scoprendo quelle zone d’ombra di interessi criminali che non erano ancora state individuate. Così come si deve ad Angelino Alfano, allora ministro della Giustizia, l’inasprimento del regime di carcerazione speciale del 41 bis. Un dato è certo e mi piace ricordarlo: tutte le volte in cui il Parlamento è stato chiamato a pronunciarsi su norme di forte contrasto alla mafia lo ha fatto con maggioranze elevatissime, dimostrando così di voler degnamente onorare il sacrificio di tutti coloro i quali per garantire la legalità e la libertà hanno pagato con la loro vita”, conclude Schifani.

11. 44. “L’uomo, il collega, il maestro, l’amico. Giovanni sei stato molte cose per me. Un magistrato abilissimo, un fuoriclasse, avevi una tenacia proverbiale: ad ogni sconfitta rispondevi con coraggio e orgoglio, rialzandoti sempre. Non hai mai permesso allo sconforto o alla paura di fermarti, ci sono voluti 500 chili di esplosivo per riuscirci. Insieme a Paolo hai rappresentato e rappresenti la competenza, la rettitudine, l’amore per il proprio Paese”. Lo scrive in un post su Facebook il presidente del Senato Pietro Grasso.

10.45 Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, è arrivato nell’aula Bunker dell’Ucciardone a Palermo, per la cerimonia dell’anniversario della Strage di Capaci. “Presidente… Presidente”. E’ l’urlo di un gruppo di ragazzi che lo ha accolto. Mattarella si è fermato per fare delle foto con dei bambini che gli hanno consegnato dei disegni.

10.42. “La mafia si combatte a partire dai banchi di scuola, attraverso un’opera di educazione al rispetto delle regole e delle leggi. Anche per questo è importante trasmettere ai giovani la memoria del sacrificio di quanti, come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, hanno contribuito alla lotta contro le mafie pagando con la vita il loro impegno morale e civile”. E’ quanto afferma la presidente della Camera, Laura Boldrini, in un messaggio in occasione del 23/o anniversario delle stragi di Capaci e via D’Amelio.

10.18. “Oggi è una giornata particolare perché ricordo Giovanni Falcone insieme a tanti giovani, ma io ce l’ho sempre nel cuore e il suo ricordo mi aiuta nei momenti difficili”. Lo ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso a Palermo a margine delle commemorazioni per il 23esimo anniversario della strage di Capaci.

10.09. “Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro. Io non dimentico”. È il messaggio con cui il presidente del Consiglio Matteo Renzi ricorda su Twitter e Facebook la strage di Capaci, di cui oggi ricorre l’anniversario. Il premier pubblica su facebook una foto del giudice Giovanni Falcone, cita i nomi della moglie e dei tre agenti della scorta morti nell’attentato e lancia l’hashtag “#ionondimentico”.

10.08.  “La scuola può sconfiggere la mafia. È nelle aule che cresce la cultura della legalità @23maggioItalia #23Maggio #PalermoChiamaItalia”. Così in un tweet il ministro dell’istruzione Stefania Giannini. In un altro messaggio sul social network il ministro ricorda: “Nell’aula bunker dell’Ucciardone in collegamento con le piazze della legalità #23Maggio #PalermoChiamaItalia”.


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