“Durante il processo, con i nuovi elementi emersi in dibattimento, è mutato l’orientamento di questo ufficio e adesso, per ragioni di economia processuale puntiamo sulla riunificazione dei due processi a carico dei fratelli Lombardo”. Queste dichiarazioni del pm Carmelo Zuccaro segnano un solco tra la richiesta di archiviazione di un anno addietro a carico dei fratelli Lombardo e la contestazione dell’aggravante del favoreggiamento alla mafia.
Zuccaro, coordinatore della Dda catanese, adesso è convinto, dopo le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia e dopo i supplementi d’indagine del maggiore Lucio Arcidiacono del Ros, che sussistano gli elementi per sostenere in giudizio l’accusa di voto di scambio aggravato dal favoreggiamento alla mafia. La prossima mossa infatti sarà quella di formulare, per i fatti oggetto del processo davanti al giudice monocratico, una richiesta di rinvio a giudizio per voto di scambio aggravato dal favoreggiamento alla mafia relativamente alle elezioni politiche del 2008, mentre è già pendente, a carico dei fratelli Lombardo, la stessa imputazione per le elezioni regionali del 2008.
Quest’Imputazione è al centro dell’udienza fissata per il prossimo 23 luglio davanti al Gup Marina Rizza quando il maggiore Lucio Arcidiacono verrà controinterrogato dai legali di Lombardo. Punto per punto i difensori del presidente stanno studiando gli atti provenienti dal processo che si è svolto davanti al tribunale monocratico, verbali, intercettazioni e informative vengono passati in rassegna in attesa dell’udienza in cui il governatore si gioca tutto.