MESSINA – E’ un Messina dai due volti quello che si accinge a vivere gli ultimi 270 minuti di questo sofferto 2015, perchè se gli straordinari numeri della fase difensiva confermano come quella di Di Napoli sia la retroguardia meno battuta del campionato, l’attacco continua a stentare. Partiamo da quest’ultimo punto, visto che i giallorossi non segnano da tre partite in cui hanno mostrato delle gravi lacune negli ultimi 16 metri. Adesso più che mai si stanno facendo sentire le assenze di Tavares e Gustavo, perchè il primo dà peso e profondità alla fase offensiva, mentre l’ex Salernitana donava qualità e rapidità ad una manovra adesso resa più lenta e prevedibile. Barraco vive una fase d’appannamento, Cocuzza fa un lavoro sfiancante tornando indietro, Padulano è appena rientrato dopo un brusco stop e Leonetti è appena arrivato e non è al 100%.
Bastano questi dati per capire il perchè questa squadra trovi tutte queste difficoltà ad imboccare la via della rete, quindi è normale che si cerchino soluzioni alternative come l’inserimento dei centrocampisti. Di Napoli ci sta lavorando ed effettivamente anche nell’ultimo match contro la Juve tabia, l’occasione più nitida l’ha creata Giorgione con quell’incornata terminata sul fondo d’un soffio. Dall’altro lato però va detto come la squadra molle vista a Catanzaro, con la Juve Stabia abbia recuperato la sua proverbiale cattiveria e compattezza, mantenendo per l’ennesima volta la porta inviolata come già capitato in altre tre occasioni nelle ultime quattro gare.
Inoltre non si può non sottolineare come l’aver saltato la preparazione estiva adesso porti un pò d’appannamento da un punto di vista fisico: “Sono periodi che possono capitare - dichiara Fabio Padulano - ma penso che abbiamo trovato squadre che si difendono bene e per noi non è stato semplice trovare varchi. Con la Juve Stabia abbiamo creato diverse palle gol ma non siamo riusciti a sfruttarle: dobbiamo essere più cattivi e bisogna necessariamente migliorare quest’aspetto durante la settimana, perché ci sta impedendo di trovare la vittoria. Stanchezza? Non aver fatto il ritiro sta un po’ pesando, ma non dobbiamo crearci alcun alibi: anzi, daremo sempre il massimo per arrivare a fine dicembre soddisfatti del nostro percorso”.