Il Messina resta in silenzio | Testa al match di Martina Franca - Live Sicilia

Il Messina resta in silenzio | Testa al match di Martina Franca

La formazione peloritana, reduce da due deludenti pareggi contro Cosenza e Aversa Normanna, sceglie la via del silenzio stampa per ritrovare concentrazione, in vista di un altro impegno fondamentale.

MESSINA – Inizio di settimana difficile per il Messina. Il pareggio contro l’Aversa Normanna fanalino di coda ha lasciato scontenti società, tifosi, staff tecnico e giocatori provocando un clima da resa dei conti. Già nel dopo gara Gianluca Grassadonia non aveva certamente usato mezzi termini per descrivere il proprio stato d’animo dopo il pessimo secondo tempo giocato contro i campani, criticando la superficialità e l’immaturità della propria squadra rea di essersi specchiata troppo dopo il vantaggio. Già domenica è stato proclamato il silenzio stampa fino alla gara di Martina Franca, da cui il Messina dovrà uscire con un risultato positivo per non perdere ulteriore terreno nella lotta per non retrocedere. I punti gettati al vento sabato, hanno ulteriormente confermato la tesi del tecnico salernitano che vedeva il Messina lottare per non essere risucchiato nelle sabbie mobili della zona playout. Eppure, forse per la paura di vivere una stagione all’insegna dell’anonimato, all’interno della squadra c’era chi prospettava una stagione da medio alta classifica a braccetto con squadre più attrezzate e qualitativamente superiori. Questo primo quarto di stagione ci ha detto che il Messina è una squadra dal buon temperamento, capace di complicare la vita a formazioni del calibro di Lecce e Juve Stabia, ma al tempo stesso di perdere malamente a Pagani e di rischiare nell’impresa di regalare la prima gioia stagionale all’Aversa Normanna.

Buon temperamento dicevamo, voglia di sacrificio e lotta che devono sopperire a delle chiare lacune tecniche in mezzo al campo e in attacco, con l’assenza di un vero e proprio organizzatore di gioco e di una seconda punta rapida e forte tecnicamente. La verità è che una salvezza tranquilla, senza il pericolo dei playout appunto, è un obiettivo alla portata di questa squadra che però non deve mai peccare di vanità e piacersi troppo. A rendere più caldo il clima all’intero dello spogliatoio ci ha pensato la querelle sul rigore calciato fuori da Orlando, che ha condizionato l’attaccante campano per tutto il match. Il rigorista era Corona, poi sembrava dovesse toccare a Stefani mentre alla fine si è data l’opportunità di ritrovare il gol all’ex Salernitana. Il tutto si ricomporrà nella sacralità dello spogliatoio, dovendo ricordare sempre che nonostante il rigore fallito i giallorossi la gara l’avevano comunque sbloccata.


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