Il Nuovo Polo muove i primi passi. E lo fa senza Raffaele Lombardo. Alla conferenza stampa di presentazione della nascente federazione che riunirà Mpa, Mps, Api e Fli in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, infatti, il governatore è stato il grande assente nonostante avesse partecipato, fino a poco prima, alla riunione dei 24 parlamentari che “da oggi si muoveranno come un solo soggetto politico, dentro e fuori dall’Ars”, come ha spiegato il capogruppo degli autonomisti Nicola D’Agostino.
Un’assenza che non è certo passata inosservata e che probabilmente segna plasticamente l’inizio del dopo-Lombardo: “Il presidente è un parlamentare e oggi ci sono i rappresentanti dei gruppi parlamentari – ha continuato D’Agostino, al tavolo con Livio Marrocco, Giuseppe Spampinato e Paolo Ruggirello – la sua presenza sarebbe stata positiva ma si sarebbe parlato di governo e di sfiducia”.
Ma per un Lombardo assente, c’erano in compenso praticamente tutti i pezzi da novanta del nuovo soggetto politico che, come hanno spiegato i suoi promotori, guarda al Pd ma anche al centrodestra. “Noi siamo pronti a discutere con tutti sui temi dell’autonomia e della difesa degli interessi della Sicilia – ha sottolineato D’Agostino – e siamo aperti alla collaborazione con quella parte del Pd con cui c’è stato maggiore dialogo. Ma non dipende tutto da noi. Il Pd ha presentato una mozione che sfiducia se stesso e che è inutile, viste le dimissioni di Lombardo. Al contempo, non possiamo non apprezzare il cambiamento di toni e proposte che arrivano da Grande Sud e dal Pid, come da parte del Pdl. Noi ci confrontiamo con tutti”.
E proprio quello delle alleanze è il tema che maggiormente tiene banco nella nuova formazione politica, chiamata a scegliere i prossimi compagni di viaggio sia per le regionali che per le nazionali e le amministrative in programma nel 2013. “Questo è solo il primo passo di un percorso che è fatto di tante tappe – ha spiegato Marrocco – costituiremo presto il coordinamento e, parlando di alleanze, individueremo anche il candidato presidente. Intanto oggi annunciamo che costituiremo il gruppo Fli-Api”. Una soluzione che permetterà così a Spampinato, unico rutelliano tra i deputati e gli assessori, di non andare nel gruppo Misto visto che, a quanto pare, Mario Bonomo non aderirà al progetto dopo aver discusso a lungo con Lombardo ma infruttuosamente.
La conferenza è stata anche l’occasione, per i quattro partiti, di difendere l’operato dell’esecutivo. “Ci sono pochi soldi – ha detto D’Agostino – sia per la crisi, che crea minore gettito, che per le iniziative del governo nazionale. Abbiamo tagliato in Finanziaria 1,4 miliardi di euro proprio per questo. Noi rappresentiamo lo zoccolo duro della maggioranza, che non ha mai tradito il mandato elettorale e si ricandida alla guida della Regione. In queste settimane ci sforzeremo di elencare le cose epocali, rivoluzionarie e straordinarie che abbiamo consegnato alla Sicilia. Se in passato gli altri governi o le altre Assemblee avessero fatto il 50 per cento di quanto abbiamo fatto noi, oggi staremmo diversamente. Non è vero che non abbiamo utilizzato i fondi strutturali, in alcuni assessorati siamo oltre le più rosee previsioni. Forse all’Europa non risultano rendicontate tutte le spese ed è un problema diverso”.
Contrariamente a quanto previsto, però, non è stato scelto un portavoce ufficiale, anche se negli ultimi giorni Livio Marrocco era stato dato in pole position per l’incarico. “Oggi abbiamo discusso di altro, per scegliere il portavoce ci sarà tempo – ha detto Marrocco – il tema non era nemmeno all’ordine del giorno”.