Il Palermo ha smesso di traballare | La difesa colabrodo è un ricordo - Live Sicilia

Il Palermo ha smesso di traballare | La difesa colabrodo è un ricordo

Solo la Juventus ha subito meno reti nelle ultime cinque giornate di campionato. Con un trittico di partite ampiamente alla portata della squadra di Iachini, ci si aspetta il definitivo salto di qualità anche nel reparto arretrato.

PALERMO – La porta resta aperta, ma almeno non si balla. Il Palermo dalla difesa colabrodo delle prime gare di campionato è soltanto un brutto ricordo, nonostante le ultime partite dei rosa siano sempre terminate con almeno una rete subita. Il rientro di Muñoz e Gonzalez, come più volte ripetuto dal ritiro in Friuli in poi, è stato determinante per dare maggiore sicurezza al reparto arretrato, ma la squadra di Iachini adesso è chiamata al salto di qualità anche a livello difensivo. Se l’attacco ha sempre risposto presente, con un Dybala formato extra lusso, ora è la difesa a dover dare maggiore soddisfazione ai rosanero, trovando nuovamente l’inviolabilità.

Contro Chievo e Milan si è toccato il punto più alto, con Sorrentino imbattuto e pochi pericoli giunti dagli attaccanti avversari. Sfortuna e disattenzioni invece hanno punito il Palermo nelle successive tre partite. Una dormita su calcio da fermo contro l’Udinese, una deviazione contro il Genoa e un buco di Lazaar contro il Parma. Singoli errori che per i rosa sono costati cari, ma almeno non hanno causato sconfitte come avvenuto qualche mese fa. Il processo di correzione degli errori nel pacchetto arretrato deve indubbiamente proseguire, però i segnali che arrivano sono confortanti. Si sbaglia sempre meno, anche se quei pochi errori che arrivano risultano essere letali, e di conseguenza si subisce sempre meno.

Tre reti subite in cinque partite non sembra un dato brillante, ma nello stesso periodo preso in esame soltanto una squadra ha subito meno reti, ed è la Juventus a quota due. Un solo pallone in più raccolto in fondo alla rete rispetto alla capolista e campione d’Italia in carica; una squadra che, classifica alla mano, doppia il Palermo per punti ottenuti in stagione. Segno inequivocabile di un miglioramento di tutta la squadra nel curare la fase difensiva e di una crescita globale nei ripiegamenti. Lo stesso Lazaar, protagonista in negativo col Parma, nelle ultime partite aveva mostrato progressi sulle diagonali difensive, tanto da essere “designato” come ultimo uomo nei calci piazzati (un onere spesso concesso a Morganella).

Nelle prossime tre partite arrivano le gare della verità per testare le ambizioni del Palermo, dalle quali dovranno esserci ulteriori conferme. Fare punti è il primo obiettivo per proseguire la marcia salvezza e magari sperare in qualcosa di più. Per farlo è indispensabile subire meno gol possibili, se non addirittura terminare a reti inviolate. Perché lì davanti, vada come vada, il gol è sempre arrivato. È dietro, dunque, che il Palermo deve fare l’ultimo passo per compiere la definitiva trasformazione da squadra di serie B a squadra di serie A. Se Iachini dovesse ritrovarsi una difesa imperforabile in questo mese, il 2015 si preannuncia un anno ambizioso per i rosa.


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