Il partito del premier cresce ancora, occhio a Renzi-Calenda

Il partito del premier cresce ancora, occhio a Renzi-Calenda

Commenti

    A differenza di Mario Draghi che come un primo della classe con la puzza sotto al naso veniva applaudito ovunque andasse ed addirittura dai giornalisti prima delle conferenze stampa senza sapere neppure cosa avrebbe detto, deciso o ancora meglio non fatto viceversa Giorgia Meloni in appena tre mesi ha raccolto solo sondaggi positivi scaturiti non dal fascino o dalla simpatia ma da decisioni concrete che gli italiani hanno fin qui saputo apprezzare. Tra le chiacchiere del banchiere ed il fatto che ad esempio sin dal prossimo gennaio le bollette dell’energia elettrica caleranno del 25% mi pare che per la gente comune conti la seconda cosa.

    Stavo scherzando, è evidente che i sondaggi sono farlocchi.

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Se c'è da curare è Salvini con le sue ambiguità e la sua arroganza. Non oso immaginare se ci fosse stato lui come premier invece della Meloni. È lo spacciatore e l'avventuriero della politica Italiana. È un pericolo dal ponte sullo stretto alle sue dichiarazioni pro Putin dalla morte del dissidente al voto in Russia. È inquietante e sconcertante. Non è degno di stare nelle istituzioni. La Lega avrà un tonfo alle elezioni Europee. È così disperato da candidare il generale più ambiguo di lui che si rimangia ciò che dice un secondo dopo. I media hanno molte colpe di avere promosso uno sconosciuto politicamente alla ribalta. In Italia basta dire sciocchezze per diventare noti anche se disprezzati. Come i no vax.

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