Pasticcio della cassa integrazione| Si è dimesso il dirigente Vindigni - Live Sicilia

Pasticcio della cassa integrazione| Si è dimesso il dirigente Vindigni

Commenti

    Una rarità le dimissioni di un dirigente generale. Vedremo

    Musumeci, ma se Vindigni, un tuo nominato, ha tutte le qualità ed i pregi che tu hai elencato, ci dici perchè lo avete dimesso, pardon si è dimesso. Per la serie “volere ammucciare u suli ca riti”.

    Musumeci peggio di Crocetta

    SI E’ DIMESSO IL SIG VINDIGNI E’ SICURAMENTE UNA PERSONA PER BENE IL PUNTO E’ CHE IL DIRIGENTE AL LAVORO CONOSCE BENE IL FATTORE UMANO DEI SUOI DIPENDENTI E LE LORO COMPETENZE IN QUANTO IN PASSATO HA RICOPERTO IL RUOLO DI DIRIGENTE NEI CPI E ALLORA IL PROBLEMA DEL SISTEMA INFORMATICO DELLA REGIONE SICILIA NON DEVE ESSERE UN PARAFULMINE PER GIUSTIFICARE L’OPERATO DEI LORO DIPENDENTI IN QUANTO QUESTE PROBLEMATICHE SUCCEDEVANO ANCHE NEGLI PASSATI MOLTO PRIMA DELL’ EMERGENZA COVID

    licenziamenti…..renzi solo su una cosa aveva ragione bisogna cambiare il mondo di lavoro italiano…..i dipendenti pubblici sono impuniti per qualsiasi cosa e i privati al palo…..basta i cittadini sono stanchi di amministrazioni incompetenti e lente

    …si, ma i 10 euro a pratica saranno erogati comunque?

    L’emergenza ha preso tutti alla sprovvista e dall’oggi al domani si è inventato lo smart-working ma con pochissime postazioni collegabili da remoto ed il resto dei dipendenti è costretto a lavorare attaccato al telefono e alla posta elettronica.

    il risultato è un ovvia dilatazione dei tempi di lavoro. Complice una piattaforma che dicono funzioni assai male.

    Poi aver fatto tutta questa polemica pubblica per vicende meramente interne (distribuzione di salario accessorio, che non grava sulla collettività ma sugli altri colleghi) non fa altro che aggiungere problemi sui problemi che già esistono. Però a chiunque si chieda, i regionali sembra che stiano chiedendo il pizzo alla collettività.

    I dirigenti – poi – dovrebbero evitare di riferire alla stampa informazioni sommarie perché la stampa – ed è un fatto – quando si parla di Pubblica Amministrazione – non riesce o non vuole riportare le cose nella loro esatta complessità, puntando al titolone. Credo che per questo sia dimissionario, sempre se è vero che la notizia dei 10 € sia venuta da lui, come leggo sulla stampa.

    Molti amano giocare a buttare il regionale dalla torre… contenti loro…il Covid – leggo – ci avrebbe reso tutti più buoni e riflessivi… si si…

    Musumeci, segui l’esempio di Vindigni, persona perbene come l’hai definita tu: dimettiti.

    smettila, non ci sono giustificazioni.

    Spero proprio di no…….

    Il modello Giletti-Crocetta di denigrazione dei dipendenti pubblici impera ancora.
    Ed è triste constatare che i “giornalisti” non siano stati in grado di fornire alcuna informazione e valutazione critica sulla vicenda, limitandosi solo ad un titolo ad effetto.
    Ma andiamo con ordine.
    Prima osservazione.
    Se in un ramo di un’Amministrazione (Dipartimento Lavoro) è incardinata una struttura con una dotazione di personale per evadere il carico medio di 1.000 pratiche a settimana, è ovvio che quando, a causa dell’emergenza covid, arrivano insieme 137.000 domande si crea improvvisamente un notevole arretrato e si pone il problema di come smaltire tutte queste richieste pervenute.
    Chi lo ha evidenziato? Nessuno. E’ colpa del dipendente fannullone.
    Seconda osservazione.
    IL salario dei dipendenti pubblici regionali, sin dalla riforma introdotta con la legge regionale n.10/2000 è composta da due aliquote: una parte fissa (lo stipendio) ed una parte variabile (il salario accessorio).
    L’importo totale del costo economico per l’Amministrazione è invariante e quindi per la collettività non c’è alcun onere aggiuntivo. Quello che cambia è una diversa modalità di attribuzione tra i dipendenti in funzione di diverse assegnazioni.
    La parte variabile serve a compensare il premio di produttività in funzione della valutazione della prestazione dei lavoratori in misura variabile. Ma essa copre anche altri istituti contrattuali quali la reperibilità, lo straordinario, l’indennità di vigilanza, di turnazione, di cassiere, funzioni di polizia giudiziaria etc.
    L’ARAN distribuisce questa quota complessiva tra i vari Dipartimenti. Il riparto delle risorse tra i dipendenti e per le varie tipologie di attività avviene successivamente in ogni Dipatimento in sede di contrattazione decentrata tra Dirigenti generali e Sindacati. Poiché si “toglie” ad alcuni dipendenti per dare di più ad altri il legislatore ha voluto la presenza dei Sindacati in modo da tutelare maggiormente la posizione di tutti i lavoratori.
    Qualcuno ha descritto questo meccanismo? Nessuno. Si è avuta solo la rappresentazione di alcuni dipendenti che cercavano di “fregare” qualcosa.
    Non conosco il dettaglio della vicenda ma la sensazione è che il Dirigente Generale, da poco nominato e subito sacrificato sull’altare mediatico, stesse solo utilizzando gli istituti giuridicamente previsti per consentire di riconoscere le giuste risorse aggiuntive, dovute in ragione di un maggiore impegno di lavoro straordinario richiesto ad alcuni dipendenti del suo Dipartimento, togliendo un pari importo dalla parte di retribuzione variabile degli altri dipendenti del Dipartimento.

    Siamo una regione da sud america non da europa…

    nessuno chiede conto al Presidente dei ritardi. il dirigente (al quale avrà già trovato nuovo impiego) si dimette e la colpa è degli impiegati che non lavorano perché senza bonus. La buttiamo in caciara e il loro problema è risolto.

    Il virus ha evidenziato migliaia di storture e paradossi. Quello della burocrazia regionale non è il primo e non sarà l’ultimo. Il problema è come cambiare il sistema che anche laddove potrebbe funzionare non è mai adeguato alle esigenze della regione.

    Ma un minimo di vergogna ?

    Il Dott. Vindigni ha fatto benissimo a dimettersi.
    Un dirigente se non ha a disposizione persone capaci e volenterose è impossibilitato a raggiungere qualsiasi obiettivo.
    Il tema è infatti proprio questo.
    Ritengo, da addetto ai lavori, che il Direttore Generale – avendoci messo sempre la faccia – si sia trovato schiacciato tra le forti pressioni dettate da questa situazione straordinaria e l’inefficienza di un esercito di dipendenti regionali (che ovviamente non ci mettono la faccia) che non sono abituati a lavorare. Ne conosco centinaia. Il loro concetto di lavoro è legato alla “presenza” e non alla “produttività”.
    Ovviamente il tema è molto complesso, occorrerebbe fare dietrologia e porsi innanzitutto la seguente domanda: Come è stato reclutato questo esercito di regionali?

    Analisi puntuale che condivido pienemente. Ma la verità interessa a pochi. A molti invece occorreva un motivo in più per disprezzare una categoria di lavoratori che, salvo poche eccezioni riscontrabili in qualsiasi altra categoria, compie il proprio dovere. E come sempre i regionali sono dati in pasto ad un’opinione publica sempre più esasperata dalla crisi economica. Tutto questo nel silenzio assordante del governo regionale che in tal modo nasconde le proprie gravi responsabilità, consapevole delle difficoltà in cui i Funzionari ed Istruttori regionali, vero motore dell’amministrazione, lavorano ogni giorno.

    …quanta iingenuità in questi commenti!!!

    Vergogna!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Seduti a casa con stipendio sano pagato ogni mese, e €. 10,00 per pratica di gente aspetta da 2 mesi, che schifo……………………………… La Regione SICILIA!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    Tutta questa lunga “pappardella” per dire, alla fine, “non conosco il dettaglio della vicenda ma la sensazione e che…”. Ma lei crede che i lettori siano dei fessi o ingenui? Per favore, eviti, non le dico altro.

    da paragonare agli sciacalli delle vendite al rialzo, spero che la Corte dei Conti acquisisca i report di questi lavoratori posti al lavoro agile.

    cerchi di capire nel dettaglio, e poi magari ci rispieghi un po’ le sue sensazioni. grazie

    non le do tanto torto **catanese volante** in tutto c’è il pro e il contro PRETENDERE 10 EURO A PRATICA esitata è da prenderli a calci e parlo da dipendente regionale, perchè il solo fatto che non vai in ufficio già risparmi in spese di tragitto ed esaurimento traffico per non parlare di altre cose, Quindi se proprio li volete chiedere, che sia una richiesta bonaria, non una pretesa, in questi termini potrei anche capire, poi ditemi una cosa, nel resto dello stato stanno facendo la stessa cosa? 10 euro a pratica esitata oppure cosa? non credo che siamo nè migiori nè peggiori, credo che magari si abbia lo stesso trattamento nello disbrigo di queste pratiche sarebbe opportuno (manco so se hanno un qualcosa in piu’ o in meno) comunque allineatevi e se non hanno questo incentivo Zitti e Mosca.

    ** catanese volante** lei deve comprendere che vi è una dirigenza un po’ “”particolare”” quando questi signori parlano di profili evoluti quindi di un avanzamento di grado quando basta avere una laurea etc etc, quando Io asserisco che una laurea è un manifesto incorniciato a parete che non significa nulla se tu in fondo non ne sei capace di svolgere quell’incarico che dovrebbe conferiti la laurea allora chi fa di tutta un erba un fascio, ovvio ci sono quelli capaci, dal piccolo esempio a proposito di soldi, ho osato dire ad un mio dirigente, far notare che determinati emolumenti che non percepisco piu’ da ben 2 anni invece secondo sentenze anche dalla corte dei conti dice tutto l’opposto, l’ho pregato quindi quanto meno di mettere in pagamento a livello bonario quei residui spendibili e di agire normalmente per il futuro come sentenze e metterci una pietra sopra per il passato per non fare cause etc etc, HO CERCATO FORSE QUALCOSA DELL’ALTRO MONDO?? ho cercato solo i miei diritti e se li cerco so di averli per tanti motivi, ma mi ero limitato a poco, avrei potuto cercare gli arretrati e oltre l’ho fatto presente, ed una, e due, e tre, e quattro, alla fine ti stanchi rimbalzare contro un muro di gomma anche se è scritto a chiare lettere dappertutto. CHE SI FA?? bella domanda purtroppo in questi casi una pallina di neve si trasforma in valanga, viene coinvolto tutto il sistema, perchè le mie richieste da UNA sono diventate come promesso 5, e comprendono un sacco di cose compresi gli arretrati e questo intoppo non solo investirà dove sono io, ma si allargherà a tutti i dipartimenti regionali per come è impostato il tutto devo colpire con una mazza in alto, molto in alto, quindi viene scavalcato pure il dipartimento, quindi ne saranno pure come danni collaterali tutto il resto dei dipartimenti, non vengo mai ascoltato, poi quando le cose succedono, La colpa è mia, solo mia perchè non ho discusso, ma se sono 2 anni che ne parliamo e se ne frega, se adesso dico in faccio faccio questo e quello e tu te ne frega, fa il finto tonto che casca dalle nuvole quando ci saranno i temporali?? perchè il percorso è già tracciato, le leggi tutte studiate a partire dal 2000 sino ad adesso, si spera niente lasciato al caso, non dovrei aver lasciato niente al caso, vorrei dire ai miei cari colleghi che non sono nè un profilo evoluto ne ho una laurea appiccicata alla parete, ma state tranquilli che i sorci verdi ve li faro’ vedere e vedrete dove e come è carente la vostra preparazione, il solo fatto che quello che vi è stato spedito è stato preparato solo da me e ci lavora un intero team legale già la dice tanto. ed io di legale mi sono fermato al liceo, quindi immaginate contro chi state giocando, sapete perchè cari colleghi, voi avete una mente limitata non avete visione di tutte le prospettive sia che io abbia un parere positivo, sia che io abbia un parere negativo, perchè in entrambi i pareri che rilascerete sono congegnati in modo che convergano in un solo punto o prima o subito dopo.

    Basta smart working. Non ci sono sistemi di controllo da remoto. Non è detto che a casa ciascuno abbia le attrezzature occorrenti. Si lavora male e si produce di meno. La filosofia del “lavoro agile” era quello aumentare la produttività. Se si può andare dal parrucchiere si può andare anche a lavorare. Se riapre l’Italia anche gli uffici devono riaprire. Si fanno tamponi, si attrezza il front office con gli eventuali utenti esterni e si riparte. Alla fine faranno pagare la minore produzione a chi avrebbe dovuto controllare senza strumenti il lavoro da casa. E’ tipico della macchina del fango

    I regionali sono sempre stati abituati “a mangiugghia”,straordinario, progetti(?),piani lavoro(?)missioni ,rimborsi,gite ,104 a gogò e mai nessuno a fatto niente e cosi sarà per sempre.

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Si parla come Betta non fosse scelto dalla politica e imposto da Orlando. Avete ragione guardate i titoli! Betta ha titoli fatti esclusivamente al teatro massimo……non risulta un’esperienza altrove o almeno non appare che ci sia …..e poi sovrintende da solamente 2 anni con stagioni non brillanti e biglietti estivi regalati pur di raccogliere un pubblico. La Bonafede ha un’esperienza pluriennale in più istituzioni. Sarebbe la prima donna sovrintendente nella storia del teatro ….un bel passo avanti nella lotta per i diritti e pari opportunità particolarmente considerando che pare abbia anche parecchi titoli in più.

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