PALERMO – “Nessuno me lo ha chiesto”. Raccontano che Piero Grasso in questi giorni palermitani abbia liquidato con un sorriso e con questa battuta le domande dei tanti che gli chiedevano se davvero fosse disposto a candidarsi a presidente della Regione. Ieri le celebrazioni per l’anniversario, oggi la visita al Don Bosco Ranchibile, la sua scuola con un bel bagno di folla tra i ragazzi. Nella giornata di ieri tanti gli incontri con vip, non solo politici. Più d’uno ha riservato una battuta a Grasso sul suo possibile futuro a Palazzo d’Orleans.
Eppure, sarebbe proprio il nome del presidente del Senato quello del “supercandidato” in grado di mettere tutti d’accordo, consolidare la coalizione ed evitare le primarie. L’ipotesi era già emersa in un confronto tra i vertici del Pd siciliano e il Nazareno. Ma di mosse ancora non ce ne sono state. E l’uscita di oggi di Davide Faraone, il più vicino a Matteo Renzi in Sicilia, sembra muoversi in tutt’altra direzione. Il sottosegretario, infatti, ha rilanciato ancora una volta le primarie, proponendo come data il 9 luglio, quando i 5 Stelle ufficializzeranno il loro candidato. “Mentre il Guru dei 5 stelle Beppe Grillo calerà dall’alto a Palermo per presentare il candidato designato attraverso pochi clic pilotati su una piattaforma privata, noi possiamo, invece, andare nelle piazze con i gazebo e chiamare la gente a fare le proprie scelte, invece di subirle”, dice Faraone, sempre più proiettato verso la corsa a Palazzo d’Orleans.
E anche Giuseppe Lupo, leader di Areadem, ribadisce il suo sì ai gazebo: “Le primarie sono la risposta adeguata per creare partecipazione e impegno e il 9 luglio in effetti è una buona data, anche se preferirei si facessero il 2 e con la coalizione che sostiene Orlando a Palermo”.
Insomma, c’è un’area renziana che in Sicilia in grande parte continua a pensare alle primarie. Che restano un’ipotesi in campo. Ma contro le quali gioca il tempo. Per andare al gazebo ai primi di luglio, bisognerebbe formalizzare le candidature almeno ai primi di giugno. E manca davvero poco.
