Roma ordina, schifano esegue. Speriamo solamente che Roma ordini le sue dimissioni.
Roma ordina, schifano esegue. Speriamo solamente che Roma ordini le sue dimissioni.
Io penso che qualunque politico faccia qualcosa per la Sicilia, deve essere rispettato. Le calunnie vanno ai politici siciliani che non fanno nulla per questa terra e sono la stragrande maggioranza. Un elogio al Governatore Schifani ed al ministro Salvini
Bravi ottimo slogan, sono con voi.
Una regione oberata di debiti con un numero di dipendenti superiore a quelli di 4 regioni del nord messe assieme ed una produttività invidiabile, si concede il lusso di aumentargli anche gli stipendi. Non resta altro da aggiungere
la proprietà è gravata da vincoli. esattamente come succede in mille situazioni nella vita quotidiana . ad esempio : possedere un terreno non significa che ci puoi fare quello che vuoi, per tante opere è richiesta una autorizzazione , una concessione, una comunicazione. Altre non sono realizzabili per divieti insistenti su quel terreno. così difficile da comprendere per coloro che difendono la proprietaria ?
Mentre la città sprofonda loro pensano alle poltrone. Sindaco debole politicamente in mano ai partiti ed al finto amico presidente del consiglio. Starà per l’intera consiliatura in balia delle correnti, senza un partito alle spalle sarà dura per lagalla. Altri 5 anni di Orlando bis.
Il sindaco lagalla e un quaquaraquà altro che ominicchio si torni a votare per avere un governo serio per una città morente .
Credo fosse rivolto a tutti e due. Del resto entrambi ostaggio di quattro politicanti poltronisti. Lagalla è messo peggio. Ancora 4 anni in balia del pagnottista di turno che si presenterà all’incasso.
…e come dare torto a Franco Mineo. In effetti, mai come in questo momento, la politica siciliana sembra una barzelletta. Tutto ciò sarebbe anche divertente se no ci fosse in ballo la nostra citta e la Sicilia tutta oramai ostaggio di ipocrisie e di un fare politicamente scorretto .
Ominicchi e quaquaraquà secondo Sciascia non son riferibili ad una stessa persona ma alternativi in quanto gradazioni di qualificazione degli uomini.