PALERMO – E’ saltata la deposizione in videoconferenza del boss mafioso Totò Riina che doveva essere sentito al quarto processo sulla strage di via D’Amelio che vede imputati i capimafia Vittorio Tutino e Salvino Madonia e i falsi pentiti Calogero Pulci, Vincenzo Scarantino e Francesco Andriotta. La procura, quando già il collegamento col carcere di Parma in cui Riina è detenuto era stato stabilito, ha fatto sapere che l’esame del boss, che per la prima volta non potrà avvalersi della facoltà di non rispondere in quanto per la corte è un teste assistito e non un imputato di procedimento connesso, non poteva essere svolto. I pm, infatti, hanno chiesto che l’interrogatorio sia successivo al deposito delle intercettazioni tra Riina e il codetenuto Alberto Lorusso che ancora non sono state trascritte. Le intercettazioni, già depositate al processo sulla trattativa Stato-mafia, sono relative a mesi di conversazioni tra i due detenuti in cui Riina, tra l’altro, rivendica anche di essere l’autore della strage di via D’Amelio. Il processo prosegue con la deposizione del pentito Stefano Lo Verso.
I pm hanno chiesto che l'interrogatorio sia successivo al deposito delle intercettazioni tra il boss corleonese e il codetenuto Alberto Lorusso, che ancora non sono state trascritte.
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