“Il progetto del finanziere Simone Cimino non ci piace e non ci interessa. Il sindaco Salvatore Burrafato ha sbagliato a concedere il municipio per la presentazione di una iniziativa che non rappresenta sicuramente la soluzione per lo stabilimento della Fiat di Termini Imerese”. Lo dice il segretario territoriale della Fiom, Roberto Mastrosimone, commentando il progetto presentato oggi a Termini Imerese dal fondatore della Cape Simone Cimino, che in partnership con l’indiana Reva, ha deciso di investire nella produzione di auto elettriche. “Ci rammarica che il sindaco abbia prestato il fianco a Cimino, contro cui non abbiamo nulla ma che non è un nostro interlocutore – aggiunge Mastrosimone -. Se vuole investire a Termini Imerese lo faccia pure, ma non pensi di potere rappresentare l’alternativa alla Fiat. Il sindacato attende la riunione al ministero dello Sviluppo in programma il 5 marzo. Il nostro interlocutore è la Fiat e siamo disposti a valutare solo proposte che arrivano dai grandi gruppi produttori di automobili. Cimino non può inventarsi dall’oggi al domani un produttore di auto, il suo progetto al limite può essere aggiuntivo visto che riguarda la produzione di auto di nuova generazione e che quindi non può sostituire nell’immediato un gruppo come il Lingotto”. “Finora abbiamo collaborato con il sindaco di Termini Imerese ma ci ha molto sorpreso sapere che stamattina proprio lui ha introdotto al municipio la presentazione del progetto di Cimino”, ha concluso Mastrosimone.
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