Il sacrificio umano di Massimo R. - Live Sicilia

Il sacrificio umano di Massimo R.

L'assessore abbandonato da tutti
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Il sacrificio umano di Massimo R. sta per compiersi. Il Pd marcia verso il governo politico e i radiosi orizzonti dell’intesa piena, del matrimonio in chiesa con Raffaele Lombardo. Qualche tempo fa, il governo tecnico era il migliore evento possibile, l’unguento salvifico, l’indiscutibile e cristallino crisma di resurrezione per una terra afflitta dal Cuffarismo e dal Berlusconismo, ma salvata dal Lombardismo. Ora, nel passaggio dai tecnicismi della tecnica alla politica politicante, è diventato un ingombro, un ostacolo, un boccone indigesto. Grazie, ragazzi. Si cambia. E per picconare il presente che si appresta a diventare passato, bisogna sradicare lui, Massimo R., l’assessore alla Salute, ieri numinoso campione di buona pratica della giunta, oggi, improvvisamente, reietto. La lettera di Pino Apprendi è la firma di un partito che si appresta a pugnalare alle spalle, definitivamente, Massimo R.

Per carità, siccome siamo stupidi, ma non del tutto, si era ben compreso. Si era capita la sceneggiata napoletana della maggioranza che fa quadrato con le sciabole sguainate intorno al corpo assessoriale, salvo poi lasciare il tapino al suo destino, nelle fauci della mozione di censura. Dalla stanza dei bottoni, al pentolone già acceso per la cottura il transito sarà breve. Verrebbe quasi da solidarizzare con un “tecnico” di cui quasi nulla abbiamo condiviso, onestà a parte, cui rimproveriamo un carattere assolutista e poco incline alle mediazioni anche intelligenti.  Ma si sa che di buone intenzioni è lastricata la strada dell’inferno e degli ospedali, che da noi coincidono spesso. Sic transit gloria Russi.


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