(R.P.) Come dovrà essere il sindaco rinnovato? Secondo i voti maturati fin qui nel sondaggio di Livesicilia: soprattutto giovane. I campioni della tornata sono Davide Faraone e Massimo Costa. Persone diverse, con storie differenti, e un’età anagrafica tutto sommato verde. Un segno di cambiamento? La campana della critica ha un’eco che risuona senza posa. Davide Faraone non è affatto giovane. Ha un curriculum politico già folto e vecchio. Massimo Costa non è affatto nuovo. Ha le spalle coperte da amici di rilievo non basso. E’ un’osservazione che sfocia comprensibilmente dalla rabbia, ma si perde nel qualunquismo. Tutti conoscono qualcuno, specialmente a Palermo. Tutti hanno giò operato in un modo o nell’altro, sfiorandosi di gomito con questo o con quello. Volete un primo cittadino originale? Cercatelo in un reparto di maternità a casaccio. Costa e Faraone sono oggettivamente giovani rispetto alla media. Sia per una vicenda aritmetica di anni. Sia per un cammino ancora incompleto, seppure già denso di incontri. C’è da stabilire il giudizio positivo o negativo sulla circostanza. Il dato in sé non si può smentire.
La città che non c’è vuole il suo Peter Pan e porge la mano per un volo sicuro, come Wendy nel frammento del film di Disney. Dopo una navigazione tanto perigliosa, si pretende la rotta tranquilla, senza scossoni, né trasalimenti. Una bella chimera. Se non ci sarà una presa di coscienza – la più larga auspicabile – della via crucis che attende Palermo, la cocente disillusione risulterà il perenne comune denominatore. I primi giorni della rinascita – se rinascità sarà mai – verranno costellati da rovi e corone di spine. Ci sono cumuli di macerie da spalare, alla ricerca di tracce di vita. Si affronteranno condizioni di disagio procurate da terribili congiunture economiche. Non sarà semplice vivere da palermitani nel prossimo futuro ed è anche giusto che sia così. Una comunità che non sa votare e non sa come comportarsi deve obbligatoriamente scontare qualche giro di chiglia per redimersi, altrimenti commetterà sempre lo stesso errore tragico. Sognare Peter Pan e accontentarsi del coccodrillo col suo orologino incastrato nella pancia. Non lo sentite? Che strano ticchettio…